La Carità di Papa Francesco: docce per i senzatetto a San Pietro, aiuti alle famiglie bisognose

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Papa Francesco (Tiziana Fabi/Getty Images)

Papa Francesco ha disposto di realizzare sotto il colonnato di San Pietro tre docce per i senzatetto. Saranno ubicate all’interno dei bagni per i pellegrini. I clochard potranno lavarsi e cambiare la loro biancheria a due passi dal palazzo apostolico. L’iniziativa nasce da un incontro avvenuto nell’ottobre scorso tra mons. Konrad Krajewski e un senzatetto. Il vescovo polacco dall’agosto 2013 è Elemosiniere pontificio: ha il compito di aiutare i poveri a nome del Papa Francesco «Non ti voglio vedere seduto alla scrivania, la puoi pure vendere» le disse Bergoglio affidandogli l’incarico di elargire la sua Carità con totale dedizione agli ultimi. Un mandato che il prelato polacco ha interpretato fedelmente: “Ero appena uscito dalla chiesa di Santo Spirito, dove vado a confessare – ha raccontato il vescovo –. In via della Conciliazione ho incontrato Franco un senza tetto. Mi ha detto che giorno compiva cinquant’anni e da dieci vive per strada”. Krajewski lo invita in un ristorante ma si sente rispondere: “Padre, a non posso venire con te al ristorante, perché puzzo. L’ho portato lo stesso con me – ha continuato l’elemosiniere di Papa Francesco –. Mentre eravamo a tavola, mi ha spiegato che a Roma qualcosa da mangiare si trova sempre. Quello che manca sono i posti dove lavarsi». Krajewski spiega così il senso dell’iniziativa “La Basilica di San Pietro esiste perché custodisce il Corpo di Cristo e nei poveri noi serviamo il corpo sofferente di Gesù. Da sempre, nella storia di Roma, attorno alle basiliche si radunavano i poveri”. I lavori per installare le docce inizieranno lunedì 17 novembre. L’iniziativa non rimarrà isolata. Anche in una decina di parrocchie romane nei quartieri più frequentati dai clochard verranno installate docce, con servizio di biancheria pagati con la “carità del Papa”. «Siamo al centro dell’Europa, eppure la Città eterna non offre la possibilità di un bagno aperto, una cosa fondamentale – ha commentato Krajewski – Tutti i bagni sono a pagamento e noi vogliamo restituire dignità a queste persone. Certo, non è che non esistano le docce a Roma, perché c’è la Comunità di Sant’Egidio, c’è la Caritas e ci sono alcune parrocchie che le hanno. Ma io cercavo di fare queste docce nelle parrocchie dove ci sono già le mense. I nostri senza tetto vengono già lì per mangiare e allora se 2-3 o 5 al giorno si possono anche lavare, se noi abbiamo 10 parrocchie, significa che in un giorno sono 50, in 10 giorni sono 500» Krajewski ha riferito all’Ansa di altre opere di Carità volute da Papa Francesco. Il Pontefice ha stanziato lo scorso mese 250 mila euro. Di questi 200 mila euro per le bollette e le spese arretrate della famiglie bisognose, 50 mila per aiutare i migranti che non possono permettersi i 150 euro per le pratiche burocratiche di visti e documenti. Lo scorso anno l’Elemosineria apostolica ha distribuito aiuti per oltre un milione di euro. Ha raccontato monsignor Krajewski: «Ogni volta che lo incontro, il Papa mi chiede: “Hai bisogno di soldi?”. Tutte le mattine mi arrivano richieste di aiuto indirizzate al Santo Padre. Papa Francesco si limita a dirmi: «Tu sai che cosa devi fare. I soldi ci sono, il Papa ce li ha – spiega Krajewski – si tratta di impiegarli in maniera intelligente ed evangelica». .
Il Papa giovedì prossimo andrà alla sede della Fao, a Roma, in occasione della seconda Conferenza internazionale sulla nutrizione per parlare di fronte a centinaia di governanti mondiali di lotta contro la fame nel mondo.

D.C.