Tor Sapienza: 14 minori rientrano nel campo rifugiati. Ancora tensioni

Mario Borghezio (screen shot youtube)
Mario Borghezio (screen shot youtube)

Ancora tensioni nel quartiere periferico di Tor Sapienza a Roma dove è stato nuovamente assaltato il campo di rifugiati del centro immigrati. Si apprende che i 43 minori, di cui 36 non accompagnati e 9 in semi-autonomia, sono stati trasferiti ieri nel pomeriggio in altri centri, per “motivi di sicurezza”, secondo quanto ha precisato il Campidoglio.
Ieri sera, il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha convocato il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e il Questore Nicolò D’Angelo per cui è stato confermato la decisione di trasferire i minori dal centro immigrati.

Ancora tensioni, nonostante, l’appello del presidente della Cei Angelo Bagnasco a “superare la paura dell’altro e del diverso” e quello del Comitato di quartiere che lamenta che “il trasferimento dei ragazzi del centro di accoglienza è una sconfitta dei cittadini”, sottolineando che “per questo ringraziamo la politica”.
“In tutto ciò chi paga è il più debole, il cittadino perché paga gli scotti di tutti. In questo caso i cittadini come esseri umani ci stanno rimettendo la loro dignità, e non faccio distinzione, sono sia gli immigrati sia gli italiani a pagare”, dichiara il Comitato.

Questa mattina sono rientrati 14 minori al campo via Giorgio Morandi, dove ci sono stati negli ultimi giorni azioni di proteste violenti.
“La nostra casa è questa. Siete le nostre mamme e i nostri papà vogliamo tornare qui e riprendere a frequentare i nostri corsi con voi”, hanno detto i minori stranieri agli operatori.
Sono arrivati a piedi da soli, dicono che sono scappati dal posto dove li avevano messi ieri sera, ma lo sapete perché? Secondo me sono gli operatori che li hanno fatti tornare, perché se sgombrano il palazzo loro perdono il lavoro, ecco perché”, afferma una residente infuriata.

Ma purtroppo nel quartiere si è registrato un nuovo caso di violenza: un uomo è stato ferito a colpi d’arma da fuoco, in via Achille Vertunni, quindi poco distante dalla zona dove in questi giorni ci sono state violente proteste anti-immigrati. Secondo quanto si è appreso, il ferimento è avvenuto all’interno di un bar. Sul posto i carabinieri del nucleo investigativo e della compagnia Montesacro.

Intanto oggi è giunto sul posto l’europarlamentare leghista Mario Borghezio: “Qui a Tor Sapienza c’è il deserto istituzionale. Non c’è il sindaco Marino né il ministro degli Interni Alfano. Non escludo però di andare a prendere delicatamente Marino per il collo per portarlo qui”, ha detto il leghista, incontrando i cittadini di Tor Sapienza in un bar e non per la strada.
Borghezio ha poi spiegato che “non andrò al centro di via Morandi, perché bisogna essere responsabili”.

Immediata la replica del sindaco di Roma, Ignazio Marino: “Certamente andrò nel quartiere perché è il sentimento che ho avuto fin dall’inizio, ma abbiamo deciso insieme ai cittadini il modo in cui andrò, che sarà riservato, senza annunci, e completamente condiviso con i comitati”.
“Roma sta lavorando su un percorso di inclusione, come nella tradizione millenaria della città. Ho già incontrato i comitati cittadini di tor sapienza a cui ho espresso il mio desiderio di andare immediatamente a Tor Sapienza, ma hanno ritenuto e preferito che andassi nei giorni successivi”, ha poi aggiunto il sindaco.

Intanto, il segretario della Lega Nord Matteo Salvini ha detto di voler andare “a Tor Sapienza ma in forma privata e senza clamore, quando si saranno spenti i riflettori della stampa. Andrò senza telecamere, senza avvisar nessuno per capire cosa accade davvero in questi quartieri”.

C.D.