
Negli ultimi giorni in Inghilterra è venuto fuori un gran polverone per una storia che fa riflettere tutto il mondo. La star dell’Atletica leggera britannica Jessica Ennis-Hill non solo è molto amata dal pubblico per le sue imprese sportive, ma anche e soprattutto per il suo impegno nel sociale al di fuori delle pedane. A lei è intitolata pure la tribuna dello stadio dello Sheffield United, nobile decaduta del calcio inglese, che ora gioca in terza serie, come si può vedere da questa foto:
Questo idillio con la squadra di calcio potrebbe presto finire perchè la Ennis-Hill ha minacciato di togliere il suo nome dalla tribuna poichè la società ha consentito al giocatore Ched Evans, condannato per lo stupro nel 2011 di una ragazza diciannovenne, imprigionato e scarcerato dopo due anni di cella, di riprendere gli allenamenti con la squadra. Un’onta troppo grande per l’atleta che si è sempre schierata contro questo tipo di violenze.
I suoi problemi sono sorti dopo questa presa di posizione visto che in rete si è scatenata la rivolta verso di lei, soprattutto con minacce e insulti su Twitter e altri social network, peraltro quasi tutti in forma anonima, come succede in questi casi.
”I campioni devono essere un modello di comportamento, hanno un ruolo di guida e possono influenzare le comunità, soprattutto i giovani”, questo il motto della Ennis-Hill che l’ha portata a questa battaglia contro la scelta dello Sheffield. Quest’ultimo ancora non ha deciso da che parte schierarsi e nè i tesserati del club, nè tantomeno la Federazione inglese hanno parlato di questo argomento.
Marco Orrù