
Roberto Mancini è tornato ad essere l’allenatore dell’Inter dopo l’esonero di Walter Mazzarri. Per l’ex tecnico di Manchester City e Galatatasaray è la seconda avventura in nerazzurro dopo quella vissuta dal 2004 al 2008 e che gli ha consentito di vincere 3 Scudetti, 2 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane. Adesso la situazione del club di via Durini è cambiata. La squadra non è competitiva come quella che lasciò sei anni fa e gli obiettivi sono diversi. Nonostante ciò il tecnico di Jesi ha deciso di intraprendere questa sfida difficile.
Oggi Roberto Mancini ha sostenuto la sua conferenza stampa di presentazione. Queste sono state le sue prime parole in merito al ritorno all’Inter: “Non avrei mai pensato di tornare all’Inter, vuol dire che era stato fatto qualcosa di buono la prima volta. Non ho la bacchetta magica, si deve tornare a vincere attraverso il lavoro. L’Inter è un grandissimo club, credo in questo progetto. Sono felice di aver accettato l’offerta, anche se quando si torna in un posto dove si è fatto un buon lavoro, si ha tutto da perdere”.
Il nuovo allenatore nerazzurro ha speso alcune parole per Massimo Moratti: “Lui e la sua famiglia hanno fatto la storia dell’Inter, è impossibile da cancellare. L’ho sentito al telefono, l’ho sentito felice e sono felice anche io per la sua felicità. Abbiamo iniziato a vincere insieme, dobbiamo tornare a farlo”.
Mentre sull’attuale patron Erick Thohir che lo ha voluto fortemente si è così espresso: “Lo ringrazio per avermi dato questa possibilità. Era dispiaciuto per Mazzarri, mi sembra una persona perbene. Vuole il successo dell’Inter”.
Non mancano alcune considerazioni anche sul suo predecessore Mazzarri: “Lo ritengo un bravo allenatore, purtroppo quando si cambia vuol dire che le cose non vanno bene e non è sempre colpa soltanto dell’allenatore”.
Mancini per quanto concerne la squadra di dichiarato quanto segue: “Non ho problemi a giocare a tre o a quattro in difesa. Voglio parlare con i giocatori e trarre le mie conclusioni”.
Infine ha parlato del futuro dell’Inter dimostrando di avere le idee chiare: “So che bisogna tornare a vincere in fretta e io ho bisogno di lavorare subito, fin dal primo allenamento. Il mercato di gennaio? Devo conoscere bene la squadra prima di sapere cosa possa servire. A gennaio o arriva un fuoriclasse, oppure rischi di prendere qualcuno che fatichi ad ambientarsi in poco tempo”.
Matteo Bellan