Ultras violenti, tifosi aggrediti con manici di piccone

Ultras (Giuseppe Bellini/Getty Images)
Ultras (Giuseppe Bellini/Getty Images)

Antirazzismo, solidarietà e aggregazione: questi i punti di forza dei tifosi dell’Asd Ardita, formazione romana di terza categoria a forte vocazione popolare, tanto da essere nata appunto da quello che viene denominato azionariato popolare. Sono infatti gli stessi tifosi a essere azionisti della squadra, a sostenerla economicamente: un esperimento che si è molto diffuso negli ultimi anni, tant’è che un grande club come il Barcellona può vantare 163mila azionisti tra i suoi tifosi. Oggi, i tifosi dell’Asd Ardita erano in trasferta a Magliano Romano e – a quanto si apprende – stavano condividendo il tifo con gli ultras della squadra avversaria: un terzo tempo sugli spalti rovinato dall’aggressione nei loro confronti avvenuta da parte di una quarantina di persone, che pare nulla avessero a che fare con quella partita.

Secondo quanto riporta il sito di ‘Repubblica’, infatti, l’agguato sarebbe da ricollegare a un nucleo neofascista, composto da persone armate di manici di piccone e con il volto coperto. Scrivono in un comunicato i tifosi-dirigenti della squadra dilettantistica: “Durante la partita di oggi abbiamo subito un’aggressione sugli spalti da parte di persone a volto coperte e armate di spranghe e bastoni. Questi fatti ci lasciano attoniti in quanto non comprendiamo le motivazioni alla base di tale gesto”. Secondo l’Asd Ardita, “questo attacco è da considerarsi rivolto non soltanto a noi bensì a tutte le società che promuovono un modello differente di sport e a tutte quelle realtà sociali che operano nei territori di Roma e limitrofi“.

Dicono ancora i tifosi: “Questa è la terza stagione che ci vede protagonisti all’interno dei campionati federali, nei quali abbiamo sempre riscosso un notevole successo in termini di partecipazione e consenso dimostratoci anche dalle società calcistiche incontrate sul nostro cammino“. Tanti i messaggi di solidarietà arrivati già alla società dilettantistica, a partire da Luca Di Bartolomei, figlio dell’indimenticato capitano della Roma, passando per gli autori del corto ‘Un altro calcio è possibile’, che sottolineano: “Abbiamo conosciuto i ragazzi e le ragazze dell’Ardita quando abbiamo girato il nostro lavoro video sul calcio popolare. Abbiamo avuto l’onore di conoscere il loro spirito e siamo solidali all’Ardita”.

Grave un tifoso

Purtroppo, sono sei i giovani feriti nell’aggressione, uno dei quali è stato ricoverato in codice rosso all’ospedale di Monterotondo. Gli aggressori, dopo aver colpito, si sono dati alla fuga. Sul posto, mezzi del 118 e uomini dell’arma dei carabinieri.

 

GM