
L’eccidio dei 17 soldati decapitati ieri dall’Isis mostrato nello stesso filmato in cui si documentava l’assassinio di Peter Kassig per qualcuno ha rappresentato uno sconvolgimento non inferiore a quello provato dai parenti delle vittime. Nella terribile scena dell’esecuzione sarebbero stati riconosciuti dei volti familiari. Non tra i soldati, ma tra gli assassini: 15 di loro erano a viso scoperto. Ed uno di loro sarebbe Nasser Muthana, 20 anni, di nazionalità britannica, studente di medicina, proveniente da Cardiff. Ahmed Muthana, il padre, lo avrebbe riconosciuto tra gli jihadisti suo figli. La notizia è stata diffusa Daily Mail «Non ne so certo – ha detto – ma in quel video mi è sembrato di riconoscere mio figlio Nasser. Sono come tutti i padri: cerco di credere che non sia il mio ragazzo, ma gli somiglia». Nasser Muthana, potrebbe essere un nuovo cittadino britannico di identità certa tra le fila dell’Isis dopo Abdel Majed Abdel Bary soprannominato Jihadi John ritenuto responsabile delle esecuzioni degli ostaggi: gli americani James Foley e Steven Sotloff. David Haines e Alan Henning fino all’ultimo, l’americano Peter Kassing. “Se quello nel filmato fosse mio figlio – ha aggiunto Ahmed Muthana,– non sarei mai in grado di perdonarlo o scagionarlo. È un adulto, deve affrontare quello che ha fatto, dovrà aver paura di Allah per aver ucciso altri esseri umani ». Ahmed considera il figlio Nasser “un malato di mente”. Successivamente, corso di un’intervista alla Bbc, Ahmed ha negato la somiglianza. Sembra meno incerta la presenza di due francesi tra arruolati all’Isis. Uno di loro sarebbe si chiama Maxime Hauchard originario di Bosc-Roger-en-Roumois, in Alta Normandia, non lontano da Rouen. È stato identificato grazie a una videointervista rilasciata a luglio all’emittente Bfm Tv, nella quale parla di “sharia” e di desiderio “di morire in combattimento”. Lo conferma il ministro degli interni transalpino, Bernard Cazeneuve,citato da Le Figaro: “Ci sono forti probabilità che si tratti di Hauchard”. I familiari e gli amici si sono detti “sconvolti”. Maxime, 22 anni, è cresciuto in una famiglia cattolica; convertito all’Islam 5 anni fa, ora si fa chiamare Abu Abdallah Al-Faransi – “il francese” in arabo. E’ entrato in Siria circa un anno e mezzo fa. Il procuratore di Parigi Francois Molins ha parlato della “possibile” presenza di “un secondo cittadino francese” nel video dell’Isis, senza rendere note le generalità. “La magistratura francese ha annunciato l’apertura di un’inchiesta per omicidio a carico di entrambi.
ADB