
La Romania ha un nuovo presidente, il conservatore Klaus Iohannis, sindaco di Sibiu che ha rilanciato la città con la lotta alla corruzione. Dopo un avvincente testa a testa, anche il premier socialista e avversario Victor Ponta ha riconosciuto la sconfitta. “Ho chiamato il signor Iohannis per felicitarmi della sua vittoria, il popolo ha sempre ragione”, ha detto Ponta, ottimista fino a poche ore prima. Secondo gli exit poll è stato determinante il voto degli oltre 4 milioni di cittadini romeni residenti all’estero, di cui 900mila in Italia. Qui in particolare, il voto dei romeni ha vissuto non poche difficoltà con code infinite, ore d’attesa e momenti d’impazienza tra Venezia, Bologna e Torino. Iohannis, centrista di origine tedesca, ora dovrà cercare di aprire una nuova partita in Romania, anche se la coabitazione con Ponta fino alle parlamentari del 2016 non sarà semplice. La campagna elettorale si è svolta non sotto l’insegna delle tradizionali opposizioni politiche novecentesche “destra-sinistra”, ma tra vecchi oligarchi e giovani volenterosi di rimodernare il paese, rendendolo meno corrotto ripulendo le istituzioni. E’ il compito del neo presidente, che deve anche cercare di limitare la diaspora dei giovani all’estero.
M.C.