Tornado italiani per la lotta all’Isis

Renzi Pinotti tornado ISIS
Il ministro Roberta Pinotti con il premier Matteo Renzi (Andreas Solaro/Getty Images)

Anche l’Italia amplia il proprio contributo militare nella lotta al sedicente stato islamico dell’Isis. Quattro Tornado saranno schierati entro Natale in alcune basi in Kuwait, in via strategica rispetto alle posizioni del Califfato in Siria e Iraq. Il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha illustrato questa decisione spiegando che è maturata “in risposta a precise sollecitazioni da parte degli alleati Nato e delle autorità locali. I caccia – ha aggiunto – non parteciperanno ai bombardamenti e avranno esclusivamente compiti di ricognizione e intelligence”. Con queste parole, il ministro ha cercato di dare una risposta ad alcuni deputati della commissione Difesa del Movimento Cinque Stelle che avevano proclamato che “così facendo il ministro Pinotti ci porta in guerra, i cittadini sono all’oscuro di questa missione a rate, perché l’autorizzazione delle Camere è stata completamente bypassata. L’unica risoluzione approvata dall’Italia risale al 20 agosto e tratta il mero invio di armamenti leggeri”. La replica del presidente della commissione Difesa Nicola Latorre non si è fatta attendere: “Sono parole strumentali e senza fondamento. I nostri asset non parteciperanno attivamente al conflitto. Inoltre, il Parlamento è stato opportunamente informato nel corso delle audizioni, quando gli stessi cinquestelle si dissero d’accordo sulla non necessità di voto”. Quello tra il Movimento Cinque Stelle e il ministro Pinotti resta un rapporto critico, vista la denuncia presentata dai primi a proposito di un peculato d’uso di un Falcon 50 dell’Aeronautica militare utilizzato dal ministro per farsi accompagnare a casa il 5 settembre scorso. Il Ministero della Difesa ha precisato che il volo in questione era del tutto legittimo, come sarà chiarito nelle opportune sedi, inclusa quella parlamentare.

C.M.