
E’ arrivata purtroppo la notizia che nessuno avrebbe mai voluto leggere. Una una tragica conclusione della vicenda della sedicenne scomparsa da Calcinaia, in provincia di Pisa, la sera del 9 novembre. Il corpo di una donna è stato ritrovato nella cittadina toscana, oggi intorno alle 12 all’altezza di viale D’Annunzio. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri del comando provinciale di Pisa.
Da molti giorni, gli investigatori, dopo avere messo insieme il puzzle della fuga da casa della studentessa dell’Alberghiero di Pisa, avevano temuto un tragico epilogo. Lo stato cambiato sul telefonino, pochi minuti prima di uscire da casa, con un saluto con una parola giapponese Sayonara, arrivederci, che sapeva tanto di un addio. E poi la frase trovata in camera dalla zia “In questo posto non sto bene, scusate, arrivederci”. Alcuni medicinali spariti dalla cameretta della studentessa che si era allontanata da casa alle 21.32 di domenica, ripresa dalle telecamere della videosorveglianza della palazzina dove la giovane abitava con i genitori.
“Fin dall’inizio -racconta il tirreno.it – il passo lento e disorientato della ragazza ha alimentato i sospetti dei carabinieri. E poi il cellulare della sedicenne spento, secondo il gestore telefonico, in maniera anomala pochi minuti dopo la fuga della ragazza. Uno spegnimento che i tecnici hanno giudicato compatibile con un urto violento o con una caduta nell’acqua. E l’adolescente è stata vista, unica testimonianza attendibile, alle 21.45 di domenica lungo il ponte sull’Arno a Calcinaia, vicino alla strada provinciale Vicarese. Per giorni, più di una settimana, vigili del fuoco, volontari, uomini della protezione civile e carabinieri l’hanno cercata. Le rive dell’Arno sono state scandagliate, passate al setaccio di giorno e di notte, anche sotto la pioggia battente.”
LA SCOMPARSA
Il corpo è stato riconosciuto anche dai carabinieri che da giorni stavano coordinando le sue ricerche: decisivo il colore dei capelli, ma anche altri particolari come le scarpe indossate, il piercing e un anello. Il capitano Massimo Ienco, comandante della compagnia carabinieri di Pontedera si è recato personalmente a casa della famiglia per informare i genitori
MD