
Per lunedì prossimo è atteso il giudizio definitivo della Commissione europea sulla legge di Stabilità italiana, o finanziaria che dir si voglia. La valutazione sarà comunicata nella tarda mattinata del 24 novembre, dopo la riunione del collegio dei commissari europei che dovranno approvare le opinioni sulla manovra. Intanto, prima di lunedì, i capi di gabinetto saranno al lavoro per definire gli ultimi dettagli. Lo hanno comunicato oggi fonti dell’Unione europea. La legge di stabilità aveva ricevuto un primo via libera dalla Commissione Ue a fine ottobre, dopo gli aggiustamenti apportati dal governo in risposta alle richieste contenute nella lettera inviata dalla stessa Commissione il 22 ottobre scorso.
Per il governo Renzi sono dunque giorni di attesa. Le preoccupazioni riguardano eventuali richieste di ulteriori misure aggiuntive a seguito del peggioramento delle previsioni economiche di Bruxelles sull’Italia.
Nel frattempo, il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan si augura che la Commissione europea riconosca gli sforzi dell’Italia e l’impegno del nostro Paese sulle riforme strutturali. Il governo ha accelerato la marcia per l’approvazione del Jobs Act, in discussione alla Camera, e Padoan a tal proposito si dice “ottimista” che la riforma del mercato del lavoro entri in vigore il prossimo gennaio. “Vedo che la determinazione del governo e del presidente del Consiglio di andare avanti è ferrea”, sottolinea il ministro dell’Economia, parlando a margine di un convegno organizzato da Telecom.
“La legge di stabilità coniuga il consolidamento di finanza pubblica e la crescita”, afferma Padoan, sostenendo che “è possibile fare una politica di finanza pubblica sostenibile sostenendo la crescita, il problema è di composizione – spiega -. Prima di chiederci se i soldi bastano bisogna chiedersi se vanno nel posto giusto”. “Io sono abbastanza stufo di sentirmi dire da eminenti colleghi ministri che si rivolgono all’Italia che dobbiamo dimostrare che i soldi li sappiamo spendere e non chiedere soldi alla Ue”, sbotta Padoan, ricordando che l’Italia ha presentato all’Unione europea progetti di investimenti per 40 miliardi di euro.
Intanto, il ministro dell’Economia è fiducioso sul 2015: “In base alle previsioni l’anno prossimo” il Pil tornerà ad avere segno positivo. “Nell’ultimo trimestre mi aspetto che il calo continui a diminuire, la macchina sta smettendo di scendere”, osserva Padoan, aggiungendo che “prima o poi si ferma e comincia la risalita”.
Sulla legge di stabilità, il ministro dell’Economia si aspetta dalla Commissione europea “che sarà riconosciuto lo sforzo anche qualitativo” sul bilancio e “sulle riforme strutturali”, evidenziando ‘”la forte complementarietà fra riforme e legge di stabilità”. Tutto ora è nelle mani di Bruxelles. Chissà se, dopo le polemiche delle settimane precedenti, la nuova tregua tra il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e il premier italiano Matteo Renzi possa avere qualche influenza sul giudizio finale sulla legge di stabilità italiana.
V.B.