Omicidio Scazzi: le ultime parole di Misseri prima del processo

Sarah Scazzi
Sarah Scazzi

Il processo per la morte della piccola Sarah Scazzi è stato aggiornato a venerdì prossimo. Scopriamo cosa ha detto lo zio di Sarah, Michele Misseri,  dell’inizio del processo la scorsa settimana.

“Vado in aula proprio per rivedere Cosima e Sabrina, visto che scrivo e loro non mi rispondono. Ci saranno emozioni sicuramenteà nel vederle distrutteà da innocentià Hanno già fatto quattro anni per colpa mia e io invece sto fuori”. Così ha spiegato Michele Misseri ai microfoni di “Quarto Grado”, a poche ore dal processo d`appello che vede imputate Cosima Serrano e Sabrina Misseri per l`omicidio di Sarah Scazzi.

Nell`intervista Misseri  ha affermato: “Non so come andrà a finire questo processo. Ho un po` di fiducia non troppa.
Qualcosa penso che cambierà. Vado in aula con angoscia, con la paura che ci siano altri condannati… Non io, tanto per me non conta niente. Spero sempre che Dio ci aiuti, più loro che me. Può essere che mi aiuti… Cristo è morto per noi sulla croce… per i peccatori”.Michele Misseri ha confermato alla trasmissione di Rete4 di voler parlare nuovamente in aula, se gli sarà concesso, e di volere una perizia psichiatrica: “Voglio sapere cosa ha la mia mente”. Riguardo a come ha approcciato Sarah nel garage, ha dichiarato: “Può essere che io abbia fatto un gesto che Sarah abbia colto come un gesto sessuale, ma l`ho fatto senza volerlo”.

In merito alla telefonata intercorsa tra lui e Sabrina la notte del suo arresto – che la difesa di Sabrina Misseri ha chiesto di ascoltare in aula, ha commentato: “La notte del mio arresto, mentre ero in caserma, Sabrina al telefono mi disse: ‘Non potevi dirmi che sei stato tu?’. Io le risposi: ‘Tanto non ci vediamo più’. A me farebbe piacere riascoltare questa registrazione in aula. Dimostra che Sabrina non sapeva niente e nemmeno Cosima né Valentina. Io non mi sono confidato con nessuno. Da quel giorno non ho più sentito la voce di Sabrina”.

E ha continuato: “Ho scritto nelle lettere a Sabrina, che ho sognato Sarah: mi diceva per tre volte ‘Zio assassino’. Forse voleva dire che ci sono due innocenti in carcere”.A “Quarto Grado” è intervenuto anche il difensore di Sabrina Misseri, l`avvocato Franco Coppi. Per quanto riguarda l’intervista del 28 marzo scorso,rilasciata da Michele Misseri a “Quarto Grado”, che il PROFESSORE ha chiesto di acquisire agli atti del processo, ha dichiarato: “Ho chiesto di acquisire l`intervista, perché Misseri cita il modo in cui l`uomo sposta Sarah nel garage: mettendole le mani sui seni. Le ricostruzioni che Michele Misseri fa ogni volta di quanto accaduto nel garage, sono tutte rappresentazioni molto in linea con la tesi che abbiamo sempre sostenuto: un interesse sessuale dell`uomo nei confronti della nipote”, ha spiegato l`avvocato.

“Michele Misseri non amai ammesso il movente sessuale, ma questo rientra nella sua psicologia abbastanza rozza e semplice.
Si rende conto che se ammettesse un tale movente, sarebbe ben difficile chiedere e ottenere perdono. Ma perché la nipote dovrebbe aver preso a calci lo zio, se lui avesse tentato soltanto di allontanarla?”.

Alla domanda se crede nell’innocenza della sua assistita, il penalista ha risposto: “L`idea che avrei dovuto abbandonare la difesa di Sabrina Misseri, ha pesato molto nelle scelte che avrei potuto fare in questi ultimi anni. Non voglio passare per un eroe, ma lo faccio soltanto per la mia personale convinzione dell`innocenza di questa ragazza. Mi sento così vicino a lei in questa battaglia, che non me la sento di abbandonarla”.

MD