
Raggiunto nella notte – con la firma tra le parti in causa – l’accordo tra Teatro dell’Opera di Roma e sindacati sul risanamento e il rilancio dell’Ente e che eviterà il licenziamento dei 180 membri di orchestra e coro. Viene così posta fine a una lunga querelle che aveva visto anche intervenire duramente il maestro Riccardo Nuti. Paolo Terrinoni della Cisl si è detto “contento perché siamo riusciti a salvare 180 posti di lavoro”, anche se ha espresso “il rammarico di aver firmato un accordo quando a luglio era stato firmato un piano di risanamento che avrebbe consentito di non togliere nemmeno un euro ai lavoratori”.
La firma dell’accordo è un toccasana per il sindaco di Roma Ignazio Marino, presidente del Cda della Fondazione, che proprio in questi giorni sta vivendo non poche difficoltà gestionali all’interno dell’amministrazione capitolina e che invece oggi incassa il risultato: “Un successo per tutta la città. L’Opera può tornare al lavoro con serietà e serenità. L’obiettivo che ci eravamo proposti dopo la crisi determinata dagli scioperi dell’estate e dalla decisione del Maestro Muti di lasciare la direzione delle opere già in cartellone era quella di assicurare la vita dell’Opera e garantirne il rilancio. Per fare questo era necessario raggiungere il pareggio di bilancio e agganciare la Legge Bray”.
Aggiunge Marino: “La posizione di fermezza e l’aver messo sul tavolo anche la scelta più difficile, quella dell’esternalizzazione, evidentemente ha costretto tutti a riflettere sulle proprie posizioni. Il risultato raggiunto permette di guardare al futuro evitando l’esternalizzazione. Ora tutti, dal Cda all’orchestra e tutti i dipendenti devono lavorare perché l’Opera di Roma possa guardare a traguardi e successi sempre più grandi, anche al di là dei confini italiani”. La speranza infine è che “questo possa convincere anche il Maestro Muti, che resta in ogni caso direttore onorario a vita, col tempo, a rivedere le sue decisioni”.
Soddisfazione di Sel
“L’accordo raggiunto questa notte tra il Teatro dell’Opera di Roma e i sindacati è un importante passo avanti che va nella direzione da noi indicata”, così Gianluca Peciola, capogruppo Sel in Campidoglio, ha commentato la notizia dell’accordo, aggiungendo: “Il ritiro dei licenziamenti del coro e dell’orchestra è una vittoria delle lavoratrici e dei lavoratori, e di Sinistra Ecologia e Libertà che si è battuta fin dall’inizio per arrivare a questo fondamentale risultato. Bisogna ora proseguire nel rilancio del Teatro dell’Opera di Roma che deve diventare un’istituzione culturale aperta a tutta la città e di richiamo internazionale”.
Soddisfatte anche le senatrici di SEL Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto e Alessia Petraglia, capogruppo di SEL in commissione Cultura: “Questo risultato dimostra, ancora una volta, quanto siano importanti i tavoli delle trattative per giungere a soluzioni di buon senso. L’accordo pone le basi per un modo nuovo di lavoro. I lavoratori si sono dimostrati estremamente responsabili consentendo strumenti come il congelamento per due anni di parte accessoria della retribuzione e una significativa maggiore elasticità di impiego produttivo”.
GM