
Ancora riflettori accesi sul sindaco di Roma, Ignazio Marino avvolto dalla bufera del cosiddetto “multagate” che secondo quanto assicura il primo cittadino le otto multe in questione sarebbero già state pagate e dalle recenti vicende nel quartiere periferico di Tor Sapienza che hanno risollevato la questione della pessima gestione della città a cui si aggiunge il tragico quanto mai attuale fenomeno degli allagamenti causati dalle ondate di maltempo, che accumuna la capitale al resto del paese. Tanto che per stasera alla mezzanotte è attesa l’onda massima di piena del fiume Tevere che viene monitorato costantemente.
Marino e il Pd nazionale e quello romano
Un caso che di certo non è sfuggito allo sguardo del Partito Democratico al quale Marino deve rendere conto del suo operato. Tanto che dopo il monito nei giorni scorsi del vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini che aveva annunciato un incontro imminente con Marino, i due si sono incontrati questa mattina dopo che ieri si era svolta una riunione con i vertici del Pd romano con il segretario, Lionello Cosentino.
Lo stesso Guerini ha dichiarato al Messaggero che “la giunta va rafforzata per dare slancio al governo della Capitale”, allineandosi a quanto richiesto dal gruppo del Pd in Comune.
Il gruppo del partito di Marino prima di riunirsi in aula sul caso delle multe ha chiesto pertanto questa mattina “un riassetto radicale della giunta in tempi rapidissimi e una nuova agenda programmatica” che tenga conto delle esigenze ed emergenze della città.
Sul tema è intervenuto anche l’europarlamentare David Sassoli che, interpellato dal quotidiano Repubblica, ha spiegato che “è da giugno che io gli chiedo di azzerare la giunta. Occorre un deciso cambio della squadra, ma anche dell’impostazione del sindaco. A Roma c’è un degrado che è molto evidente. A tutti, proprio a tutti. Se non riesce a ripartire, è meglio mettere fine all’agonia”.
Rimpasto giunta Comune Roma
Secondo le indiscrezioni la nuova giunta potrebbe essere già formalizzata entro la settimana e proprio oggi, il sindaco potrebbe annunciare ai consiglieri comunali non solo di aver saldato il debito per le multe ma anche il cambio degli assessori.
“Ho in programma da tempo di riallocare capacità e talenti della giunta e questo il Pd lo sa”, aveva dichiarato nei giorni scorsi il primo cittadino.
In base alle indiscrezioni la poltrona più in bilico sarebbe quella di Rita Cutini con la delega al Sociale per cui dopo Tor Sapienza lo stesso Pd aveva “auspicato” le dimissioni e potrebbe essere rimpiazzata dall’attuale presidente della commissione omonima Erica Battaglia oppure la delega potrebbe essere cumulata con quella alla Casa di Daniele Ozzimo.
Paolo Masini potrebbe passare dall’assessorato della Scuola, lasciando i Lavori Pubblici a Mirko Coratti, presidente dell’Aula Giulio Cesare, mentre Alessandra Cattoi potrebbe assumere l’incarico alla dirigenza di un nuovo assessorato, quello della Promozione Turistica. Altre indiscrezioni proiettano una fuoriuscita dell’assessore allo Sport Luca Pancalli, mentre resterebbe vicesindaco Luigi Nieri (Sel).
Il capogruppo di Sel in Consiglio Comunale Gianluca Peciola ha commentato che “sentire il Governo del Paese a maggioranza Pd che dà lezioni di buon governo alla città di Roma è veramente un paradosso. Penso quindi che oltre alla questione del Sindaco si debba aprire anche la questione della maggioranza e del centrosinistra di governo a Roma. Credo che ai cittadini romani non interessi nulla di queste polemiche e di questi problemi interni alla maggioranza, ma interessa che noi risolviamo le loro problematiche”.
“Per questo – ha aggiunto Peciola- mi sento in difficoltà a parlare di falsi problemi di Roma. Non abbiamo privilegi da difendere, se il governo della città non funziona a causa di dinamiche interne alla maggioranza e non per problemi di altra natura, vedremo che fare noi quattro consiglieri di Sel. Non è escluso che saremo noi a mandare a casa tutti. Chiediamo al centrosinistra di funzionare, al Sindaco di cambiare la squadra se c’è qualcosa che non funziona”.
La panda rossa di Marino
Intanto per oggi in consiglio comunale sono attese le audizioni riguardo all’affaire multe. Il problema tuttavia non sarebbe tanto riguardo alla questione delle multe pervenute al sindaco a causa del permesso comunale scaduto durante il periodo estivo, quanto invece alle versioni raccontate e le smentite, spingendosi fino alla teoria di un attacco hacker che avrebbe violato il sistema centrale del comune, per cui la stessa procura avrebbe avviato un’indagine.
Una serie di gaffe delle quali il sindaco dovrà rendere conto ai partiti dell’opposizione pronti a presentare una mozione di sfiducia, in ultimo il Movimento cinque Stelle.
“Il M5S Roma è disposto a presentare una mozione di sfiducia al sindaco Marino congiuntamente alle forze di opposizione. Continuiamo a sostenere la nostra opposizione al sindaco Marino sulla mancanza di quella discontinuità enunciata nel programma politico e nelle linee programmatiche di azione che la Giunta avrebbe dovuto realizzare, sulla inadeguatezza di un indirizzo politico che perdura senza produrre risultati positivi per la città”, sottolinea il M5S.
Mentre il coordinatore regionale NCD per il Lazio Roberta Angelilli e il capogruppo in Assemblea Capitolina Roberto Cantiani hanno sostento che “chiediamo le dimissioni di Marino: non c’è solo lo scandalo del panda gate ma soprattutto l’inadeguatezza del Sindaco e della Giunta ad amministrare la Capitale d’Italia, che sta sprofondando in un declino inarrestabile fatto di continue emergenze, di riduzione dei servizi e aumento delle tasse, così come ribadito anche nella mozione di sfiducia”.
C.D.