
In una intervista esclusiva pubblicata dal settimanale “Chi” nel numero in edicola domani, Carlo Conti parla del ‘suo’ Festival di Sanremo, che è chiamato a condurre per la prima volta il prossimo febbraio: “A Sanremo la gara canora è regina, perché da lì dovrebbero arrivare i successi che canteremo e ascolteremo in radio nei mesi e negli anni a venire. Il mio sarà un Festival molto pop, avrà ritmo e allegria ma rimane fondamentalmente una gara fra professionisti che lanciano i loro brani. La ‘ciccia’ è quella, mentre il cast e la messa in scena formano il contorno”.
Il noto conduttore televisivo non rivela nulla circa le sue ‘vallette’, nonostante da giorni siano filtrati i nomi di Vanessa Incontrada e Ambra Angiolini: “Bellissimi nomi ma, forse, prevedibili, logici. Lasciate che vi stupisca!”. Quindi ha descritto il suo ruolo di direttore artistico della manifestazione: “Ho diviso il lavoro in tre fasi: da maggio a settembre ho studiato il meccanismo e il regolamento, ora sono nella seconda fase, quella più divertente, stimolante e importante, in cui ascolto le canzoni e le devo selezionare. Sono molto soddisfatto degli artisti che si sono presentati e non ho preclusioni legate all’età o alla provenienza: sarebbe sbagliato, ad esempio, non tenere conto dei talent: The Voice, Amici, X Factor. Non è colpa di questi ragazzi se ci hanno messo meno ad emergere, molti di loro sono artisti veri, lo stanno dimostrando e altri lo dimostreranno”.
Suor Cristina
Poi sulle parole di Suor Cristina, che ospite di ‘Che Tempo Che Fa’ una decina di giorni fa aveva sostenuto “Io a Sanremo? Potrei accogliere la possibilità, aspetto un invito, siamo aperte a tutto”, Carlo Conti dice la sua: “La vedo come una cantante e come una suora che utilizza questo talento per una sorta di evangelizzazione: è un modo per divulgare la sua fede. Ma attenzione a non spettacolarizzare troppo. Posso anticipare che, al momento, non mi ha presentato nessun brano”.
Infine, Carlo Conti – che a breve uscirà con nuovo libro “Si dice babbo!” – rilancia l’intenzione di riattivare il DopoFestival: “È una delle prime cose che ho chiesto di poter riattivare ma c’è un problema di budget. In ogni caso non ho rinunciato, nelle riunioni continuo a buttare lì l’idea!”.
GM