Il sottosegretario al ministero per lo Sviluppo Economico, Antonello Giacomelli, ha annunciato la pubblicazione sul sito di Palazzo Chigi, entro qualche giorno, del “piano nazionale per la banda ultralarga”. Nell’ambito di questa iniziativa, “ci sarà l’impegno del pubblico per 7 miliardi”, che saranno utilizzati per la maggior parte per adeguare le infrastrutture esistenti da 30 a 100 megabit e accompagnati da una serie di norme che favoriscano gli investimenti nel settore privato.
Da Giuseppe Recchi, presidente di Telecom, arrivano apprezzamenti per l’azione del governo, che, insieme agli investimenti portati avanti dalla sua azienda, potrà portare al raggiungimento degli obiettivi previsti dall’Agenda digitale: “Noi non chiediamo soldi ma un piano industriale certo e definito capace di stimolare gli investimenti privati”.
Il numero uno della compagnia telefonica si dice inoltre a disposizione dell’esecutivo: “Il governo può contare su Telecom Italia che è un’azienda al servizio del paese con grandi competenze e una grandissima infrastruttura. Sono stanco e dispiaciuto di continuare a vedere Telecom citata per operazioni straordinarie, come il Brasile, e non per la grande capacità tecnologica e per gli sforzi sulla rete ultrabroadband. E’ assurdo sentir parlare di progetti fantasiosi di separazione della rete da parte di personaggi che si interfacciano con le istituzioni parlando di progetti più o meno fantasiosi mentre noi siamo concentrati sullo sviluppo della rete”.
Grazie al piano del governo, invece, conclude Recchi, “si può compiere un’importante partnership pubblico-privata”.
Ap
