
Brutta disavventura stamattina, intorno alle 8.45, per il sindaco di Catania Enzo Bianco, aggredito per strada con un pugno e uno schiaffo in pieno viso. L’aggressore del primo cittadino, un uomo di 49 anni, Mario Nicotra, è stato immediatamente bloccato dagli uomini della scorta e da un vigile urbano che si trovava nella zona, poi è stato arrestato. Restano da chiarire ancora le motivazioni del gesto, anche se a quanto si apprende Nicotra era stato più volte sottoposto a Tso.
Immediatamente dopo l’aggressione, il Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico di Catania, presieduto dal prefetto Maria Guia Federico, ha elevato dal terzo al secondo livello il grado di sicurezza nei confronti del primo cittadino del capoluogo etneo; Bianco – politico di lungo corso e già ministro degli Interni – non è nuovo a minacce: lo scorso febbraio, infatti, gli era stata recapitata una busta con proiettili intercettata dal sistema di controllo radiografico. Stavolta, però, sembra essersi trattato del gesto di un disperato, un ex commerciante messo in ginocchio dalla crisi, secondo i primi riscontri.
Solidarietà al sindaco Bianco è stata espressa dal Sottosegretario di Stato Angelo Rughetti: “Apprendo con sconcerto dell’aggressione che il Sindaco di Catania Enzo Bianco ha subito stamattina in strada nella sua città. Esprimo tutta la mia solidarietà al sindaco che come tutti i primi cittadini delle nostre città spesso sono oggetto di aggressioni immotivate perché principalmente esposti in rappresentanza dello Stato”.
Solidali anche Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell’Anci Sicilia: “Ci troviamo nuovamente di fronte all’ennesimo atto intimidatorio ai danni di un amministratore. La nostra Associazione si oppone con forza a ogni forma di prevaricazione, nella speranza che tutti gli amministratori siano sempre in grado di svolgere nella maniera più serena possibile, un compito complesso e impegnativo”.
Attestati di solidarietà al sindaco di Catania, che non ha voluto commentare ancora l’accaduto, sono arrivati anche dal suo partito, il Pd, attraverso il vicesegretario Lorenzo Guerini.
GM