L’onda inarrestabile di Salvini: “Superare il 10% alle prossime elezioni”

Matteo Salvini (PHOTO/VINCENZO PINTO- Getty images)
Matteo Salvini (PHOTO/VINCENZO PINTO- Getty images)

Il leader del Lega Nord Matteo Salvini dal suo insediamento alla carica di segretario ha riportato il partito del Carroccio agli splendori stile anni Novanta, tanto da potersi permettere di trattare di nuovo con il partito dell’ex premier Silvio Berlusconi, puntando a superare con la Lega il 10% e perché no, la stessa Forza Italia.
Salvini vanta un’escalation nei consensi e in base agli ultimi sondaggi arriva a posizionarsi dopo il premier Matteo Renzi, tra i leader che riscuotono più fiducia, come emerso dai risultati dell’Atlante Politico di Demos, a cura di Ilvo Diamanti, realizzato per La Repubblica.
Un successo coronato anche dai gradimenti espressi dalla leader del Front National, Marine Le Pen che in un’intervista rilasciata al programma Ballarò , andata in onda ieri sera, in prima serata, che in merito alla politica sull’immigrazione e al tema dell’Europa, ha dichiarato: “Trovo Salvini molto più coerente di Grillo. Spero che Salvini faccia capire ai gruppi neo-fascisti che la loro è una scelta sterile”.

Una Lega “a tutto spiano” che sbaraglia la concorrenza e mette in crisi i partiti tradizionali di destra, facendo uno sgambetto a Nuovo Centro Destra, nel proporre una piattaforma dei partiti di centro destra, sostenuta tra gli altri da La Destra di Francesco Storace e alla quale potrebbero aderire, oltre a Fi, anche Fratelli D’Italia di Giorgia Meloni.

In un’intervista al Corriere, il leader del Carroccio è tornato a parlare della piattaforma di cui la Lega si sta facendo promotrice e ha inoltre spiegato le sue ambizioni per il futuro e il programma comune che intende portare avanti.

“Io non non sono interessato a chi sarà nell’alleanza. Per me, l’importante è che ci sia un programma comune, un’idea di futuro sottoscritta da milioni di persone nelle piazze. Una volta chiaro ciò che vogliamo, il premier si può scegliere benissimo con le primarie”, ha detto Salvini, ricordando che “noi siamo pronti all’alleanza con chi dice no all’immigrazione, no alla riforma Fornero, sì alla cancellazione degli studi di settore. E sì alla flat tax che noi proporremo a Milano in dicembre, un’aliquota unica al 15% per tutti. Ma questo programma, integrato dagli alleati, dovrà essere sottoscritto nelle piazze. Magari insieme al nome del leader”.

Eppure, un leader Salvini lo scarta a priori e si tratta dell’attuale ministro dell’interno Angelino Alfano, alla guida di Ncd: “Nel mio progetto futuro non è minimamente previsto Alfano. Invece nel suo partito ci sono persone valide”.

Entrando nello specifico dell’organizzazione della nuova coalizione, Salvini sottolinea che sulle primarie “la formula si può definire. Potrebbe essere che sotto al programma ci sia la possibilità di scegliere tra due o tre candidati. In ogni caso, io penso che il centrodestra non debba essere un uomo solo al comando, quello lasciamolo ai renziani”.
“Io voglio vincere. Voglio arrivare al 51%. Non credo, però, di arrivarci facendo il fighetta. Chi è costretto a chiudere l’azienda non è un moderato”, ha poi aggiunto.
Ma il primo banco di prova per il suo partito arriverà presto e si tratta delle elezioni regionali in Emilia Romagna, attese per domenica 23 novembre. Tanto che afferma Salvini: l’obiettivo sarò quello di ottenere “il doppio delle ultime elezioni. Eravamo al 5%, spero di far meglio che raddoppiare”.

Insomma un successo quello di Salvini che viene anche analizzato sul piano della strategia della comunicazione. Non a caso, in un articolo pubblicato ieri da wired.it, viene evidenziato come “gli ingredienti alla base della strategia comunicativa elaborata dai suoi consiglieri d’immagine è semplice quanto efficace: messaggi chiari, condivisi da più persone possibili e social friendly”.
Una battaglia che si sposta sui nuovi media dell’era della “convergenza” dell’informazione, dove tutti diventano protagonisti e artefici della comunicazione immediata.
E così, dall’uso delle maiuscole per sottolineare fatti importanti, alle repliche immediate al premier Renzi fino ai commenti sugli eventi tragici causati dall’ondata maltempo, al tema dell’immigrazione, e i botta e risposta con gli altri politici, in un click la notorietà sale attraverso 150 caratteri diffusa nella rete dei social, da Facebook a Twitter.

C.D.