
Nella giornata di ieri vi abbiamo dato la triste notizia della morte di Martina del Giacco, la 16enne di Pisa, trovata da un pescateore nell’Arno a Pisa incagliata tra le barche.
Daniela, la mamma di Martina, parlando con i carabinieri accorsi a casa sua, lungo il Canale della Botte, a Fornacette ha continuato a ripetere: “Me lo senti me lo sentivo che finiva così, ma non volevo crederci”.
Da quella casa Martina era scomparsa il 9 novembre, scavalcando il muro di recinzione e dileguandosi nel nulla. In quella casa è arrivata ieri mattina la telefonata degli inquirenti. Una brutta telefonata, dopo le 12: “Abbiamo trovato un corpo in Arno, potrebbe essere quello di Martina”.
Pochi i particolari per riconoscerla: stesso piercing, stesso orecchino, stesso ciuffo di capelli colorato di verde. Sì, quel corpo ormai sfigurato, incagliato sotto una barca a Marina di Pisa, era proprio quello della loro figlia. Aveva appena 16 anni. E’ iniziata così la giornata più brutta. In cui l’ipotesi del suicidio è naturalmente quella seguita dalla procura e dai carabinieri. Ma niente verrà lasciato intentato. Anche per volontà della famiglia, che in questa storia vuole vederci chiaro. Oggi probabilmente l’autopsia sul corpo di Martina: l’impressione è comunque che ci vorrà del tempo per avere un quadro chiaro della cause e della modalità della morte. Per sciogliere qualciasi dubbio e diradare la nebbia che ancora avvolge il caso. Certo è che Fornacette e Calcinaia la speranza che Martina tornasse a casa sana e salva aumentava di giorno in giorni. Poi all’ora di pranzo ecco calare il buio. L’amica di famiglia, Nicoletta, che è stata un supporto importante in questi terribili nove giorni per Daniela e la famiglia Del Giacco, al telefono piange e chiede ancora di parlare di Martina descrivendola come realmente era «e non come è stata fatta passare da tante persone, anche sui social network». «Scrivete ancora che Martina era una ragazza dolce, sensibile, che amava scrivere e disegnare – dice ancora Nicoletta che anche ieri è rimasta accanto all’amica Daniela – Non frequentava posti strani, non era come in molti l’hanno descritta. Martina era una ragazza coraggiosa».
MD