
Il mattone torna ad essere fonte di investimento per gli italiani. Lo comunica la società di consulenza Nomisma, secondo la quale il mercato immobiliare dovrebbe chiudersi nel 2014 con un aumento delle compravendite di abitazioni su base annua del 3,7% a livello nazionale che sale al 5,5% nelle 13 maggiori città italiane. E’ quanto scrive Nomisma nello studio dell’Osservatorio sul Mercato Immobiliare di novembre 2014, realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo.
L’istituto di ricerca precisa, tuttavia, che una piena ripresa del mercato immobiliare avverrà “solo attraverso una rinnovata iniezione di credito e un’ulteriore revisione dei prezzi”. “La ripresa del mercato – spiega infatti l’istituto – continua ad essere ostacolata dall’incertezza delle condizioni economiche e lavorative delle famiglie, a cui si accompagna il razionamento ancora in atto della componente creditizia”. Infatti, osserva Nomisma, l’incremento delle erogazioni di mutui che si è avuto nel 2014 “oltre ad essere inferiore alle attese, è da ascrivere all’effetto dell’impennata della componente di surroga e sostituzione scaturita dalla progressiva compressione dei tassi di mercato”. Riguardo ai valori immobiliari, si è avuta una flessione in media del 19,6% in termini nominali e del 26,2% in termini reali, tenendo conto dell’evoluzione dell’indice generale dei prezzi nel periodo, che tuttavia “non risulta di per sé sufficiente a garantire l’accesso alla proprietà di una quota consistente della domanda”.
Comunque, per Nomisma il 2014 dovrebbe essere l’anno in cui il mercato immobiliare italiano registrerà un’inversione di tendenza dopo anni di costante calo, anche se con una ripresa delle compravendite “timida” e “più contenuta delle aspettative”. Secondo l’istituto, infatti, è “un primo non trascurabile segnale di cambiamento”.
V.B.