Sciopero generale il 12 dicembre, Cgil e Uil insieme. La Cisl dice no

Manifestazione dei sindacati a Roma (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)
Manifestazione dei sindacati a Roma (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

La data dello sciopero generale è stata spostata dal 5 al 12 dicembre prossimo. L’annuncio è stato dato oggi dalla leader della Cgil Susanna Camusso, che ha accolto la richiesta del cambio di data avanzata dalla Uil a seguito della sua adesione allo sciopero generale. Rimane invece il rifiuto della Cisl, che ha fatto sapere che sciopererà con gli altri sindacati confederali solo per il pubblico impiego, a seguito del rifiuto del governo di rinnovare il contratto del dipendenti pubblici, dopo cinque anni di blocco.

Al termine dell’incontro di oggi tra i leader sindacali, Susanna Camusso ha detto ai giornalisti che Cgil e Uil hanno raggiunto “un’importante convergenza” sulla legge di Stabilità e sul Jobs Act (la riforma del lavoro) e che è stato deciso di comune accordo di “fare uno sciopero generale in una giornata, con manifestazioni territoriali, il 12 dicembre, avendo fatto verifiche sulla data” con l’Autorità Garante degli scioperi. “La Cgil ha aderito alla nostra proposta di spostare la data dal 5 al 12 dicembre”, ha detto il leader in pectore della Uil Carmelo Barbagallo, che sarà eletto segretario generale del sindacato dal congresso che si è aperto oggi a Roma. “La Cisl – ha aggiunto Barbagallo – invece ha comunicato che non aderirà allo sciopero generale e speriamo di organizzare qualcosa di unitario sul pubblico impiego. Il nostro sciopero comunque sarà di tutte le categorie”. La leader dalla Cisl Anna Maria Furlan ha confermato che il suo sindacato non parteciperà allo sciopero generale del 12 dicembre, precisando: “Non ci siamo sfilati. È che non abbiamo mai avuto lo sciopero generale in agenda“. “Confermiamo lo sciopero unitario del pubblico impiego – ha detto Furlan -, che sarà deciso dalle categorie”. Intanto, per oggi pomeriggio è prevista la riunione dell’esecutivo nazionale della Cisl che sceglierà “le sue forme di mobilitazione” alternative allo sciopero generale. Secondo la Cisl, infatti, lo sciopero generale è “senza obiettivi precisi e con motivazioni confuse o ideologiche”, da qui la decisione di non aderirvi. In un’intervista al quotidiano Repubblica, Anna Maria Furlan ha dichiarato che “non ha senso fermare il Paese” con lo sciopero generale” poiché “il Jobs Act, in fondo, sta cambiando in meglio. Faremo invece lo sciopero unitario per il rinnovo del contratto del pubblico impiego”, ha sottolineato.

L’Ugl, che ieri aveva aderito allo sciopero generale del 5 dicembre indetto dalla Cgil, ha ufficializzato oggi l’astensione dal lavoro di otto ore, per la stessa data, di tutti i lavoratori pubblici e privati, per protestare contro la Legge di Stabilità e il Jobs Act. L’annuncio è stato dato dal segretario generale della confederazione, Paolo Capone, che così ha confermato la decisione anticipata ieri.

PS: nei giorni seguenti, l’Ugl ha poi deciso di unirsi alla data del 12 dicembre per lo sciopero generale

V.B.