
Droga che arrivava dalla provincia di Caserta e che riforniva molti comuni marchigiani tra le province di Fermo e Macerata: questo il traffico di stupefacenti, in particolare eroina e cocaina, scoperto dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile del Reparto Territoriale di Aversa, che ha portato nelle scorse ore all’arresto di otto persone, tra le province di Caserta, Ancona, Fermo e Macerata. Secondo quanto si apprende, il traffico di stupefacenti, che gli inquirenti ritengono essere di scarsa qualità, potrebbe essere stata la causa di almeno tre morti per overdose avvenute nel maceratese nelle ultime settimane.
Le otto ordinanze di arresto sono state firmate dal gip, in seguito alle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord. Spiega il procuratore Francesco Greco, che ha coordinato le indagini: “La spregiudicatezza con cui i pusher si approfittavano della cronica dipendenza degli assuntori è emersa anche dall’intercettazione di alcune conversazioni tra gli indagati che, nonostante fossero consapevoli della scarsa qualità dello stupefacente, non esitavano a cedere ogni genere di partita di droga”.
Il pm svela poi il particolare di “un sms registrato nel corso delle indagini”, in cui “è emersa la disperazione di un congiunto di uno degli assuntori di eroina [la compagna di un tossicodipendente, ndr] che, con il messaggio telefonico, avvisava il probabile pusher del malore, del successivo ricovero in ospedale del proprio familiare, causato per l’assunzione della sostanza acquistata, e implorava quest’ultimo di non di consegnare più droga al proprio congiunto”.
Tra gli arrestati, vi sono un tunisino e un algerino, rispettivamente di 33 e 35 anni, che risiedono nel comprensorio di Porto Recanati, in particolare presso l’Hotel House, un palazzone occupato da anni al centro delle polemiche in quanto considerato una sorta di “terra di nessuno”.
GM