
In un clima di tensione a Roma, dove a Tor Sapienza è esploso il caso dell’accoglienza degli immigrati che ha riaperto un tema delicato per il bel paese, l’Osservatorio interistituzionale sugli stranieri ha presentato i dati di un ultimo rapporto sugli stranieri in Piemonte che sono raddoppiati negli ultimi dieci anni.
Secondo le stime, la presenza degli stranieri nella regione è passata da 174mila a 425mila, con una percentuale sulla popolazione passata dal 4% al 9,5%.
Tuttavia, emerge però una flessione del 6% per quanto riguarda le loro assunzioni, soprattutto nel settore dell’edilizia, del commercio e la ristorazione, un calo nelle assunzioni di personale domestico mentre il settore della manifattura registra una lieve ripresa così come un +7% di avviamenti al lavoro nell’agricoltura.
Il prefetto di Torino, Paola Basilone ha invece rassicurato sul piano dell’integrazione, dichiarando che “i dati sono confortanti. Abbiamo una presenza di cittadini regolari che hanno un’ottima integrazione e usufruiscono dei servizi. Per quanto riguarda il lavoro, è vero che c’è un decremento in città ma c’è un aumento in provincia”.
Immediato il commento del segretario della Lega Nord Piemonte, Roberto Cota che su Facebook ha scritto: “A Torino secondo le ultime statistiche in dieci anni sono più che raddoppiati gli immigrati, a me sembra che siano raddoppiati anche i problemi”.
“Sull’immigrazione o si cambia linea oppure la situazione esploderà. Girarsi dall’altra parte non serve a niente, basta andare in giro in alcuni quartieri per rendersene conto”, ha poi aggiunto Cota.
C.D.