Berlusconi ancora in campo: scettico su durata dell’esecutivo

Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia (AFP PHOTO / ANDREAS SOLARO   - Getty images)
Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia (AFP PHOTO / ANDREAS SOLARO – Getty images)

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi dopo aver attaccato duramente ieri i sindacati è ora nel mirino delle polemiche della politica italiana, proprio nel giorno in cui il tanto atteso decreto delega del Jobs Act approda in Aula della Camera.

Per cui non vi è solo la protesta delle categorie dei lavoratori ma anche le critiche da parte dei partiti all’opposizione.
Sul tema è intervenuto lo stesso leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi che in un’intervista al Tg4 e a Studio Aperto è tornato a criticare il provvedimento sostenendo che “non porterà neppure un posto di lavoro in più”.
“Il patto sul lavoro, il Jobs Act funziona al contrario. Era stato presentato come annullamento dell’articolo 18, si pensava si potessero avere delle nuove assunzioni miracolose ma come al solito è stata annunciata una cosa di destra e invece si è ritornati su una formula che non porterà un solo nuovo assunto”, ha poi aggiunto l’ex premier.

Berlusconi ha presentato anche la lettera che ha preparato per mobilitare Forza Italia in vista del “no tax day” in programma per fine novembre, ricordando che il “no tax day è contro la legge di Stabilità anche perché abbiamo presentato molti emendamenti perché molte cose non funzionano o addirittura funzionano all’incontrario”.

Un messaggio chiaro rivolto anche ai partiti di destra ai quali Berlusconi vuole dimostrare che è ancora in campo ma anche al governo per cui lo stesso ex cavaliere è convinto che l’esecutivo Renzi non avrà lunga durata in quanto si regge “su una maggioranza artificiale” e non sta mantenendo le promesse: “Per quanto riguarda il sistema democratico, tutto sta andando avanti normalmente, ma tutti hanno la sensazione che siamo in un contesto di non democrazia con una maggioranza costruita artificialmente. Una situazione che non può andare avanti per molto”, ha dichiarato Berlusconi che ha poi parlato delle elezioni regionali in Calabria e in Emilia Romagna che si svolgeranno domenica.

“Mi preoccupano perché io non ho potuto fare campagna elettorale. Gli altri leader sono andati in Tv anche tre o quattro colte al giorno, se l’avessi fatto io, avrebbero gridato allo scandalo. Spero che a queste regionali ci sia una consapevolezza del fatto che sia importante ricominciare a dare uno slancio a Forza Italia che, fra poco, quando io potrò ritornare in campo pienamente libero, sarà rifondata, ricostruita e rinnovata. Cosa che stiamo peraltro già facendo. È chiaro che con il leader in campo la cosa sarebbe più facile ed efficace”, ha detto l’ex premier, sostenendo che il voto di domenica avrà “una ricaduta nazionale”, contrariamente a quanto detto ieri da Renzi.
Infatti, nell’intervista rilasciata ieri all’emittente radiofonica Rtl 102,5, il premier dopo aver attaccato i sindacati e gli scioperi, aveva detto di non voler dare una lettura nazionale al voto regionale di domenica prossima.

Berlusconi invita tutti a recarsi alle urne, in particolare i pensionati: “E’ nel loro interesse, ma anche a tutti gli altri elettori che sono rimasti a casa perché non credono più in questa politica e in questi politici. Noi ci siamo e ci saremo ancora e quindi anche per i giovani c’è un motivo in più rispetto al passato di dare il loro voto a queste elezioni”.

Infine l’ultima sferzata: “Presto tornerò in campo è una certezza ed è la dimostrazione della mia innocenza. Noi viviamo in un sistema che va avanti così come se niente fosse ma che non è più una democrazia perché siamo governati dal terzo governo che non è eletto dai cittadini, il mio è stato l’ultimo eletto dai cittadini”.

C.D.