Carmelo Barbagallo è il nuovo segretario della Uil

Una manifestazione della Uil ( FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)
Una manifestazione della Uil ( FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

Carmelo Barbagallo è ufficialmente il nuovo segretario generale della Uil. Il leader è stato eletto oggi all’unanimità dal consiglio confederale riunito al XVI Congresso del sindacato, in corso in questi giorni a Roma. Barbagallo succede a Luigi Angeletti, che ha guidato la Uil per 14 anni. Il nuovo segretario generale già da alcuni giorni aveva preso parte alle attività del sindacato nelle vesti di leader: alla manifestazione unitaria del pubblico impiego l’8 novembre a Roma, nell’incontro del 17 novembre scorso a Palazzo Chigi sul pubblico impiego con il ministro Marianna Madia e in quello con Cgil e Cisl del 19 novembre, in cui è stata ufficializzata la partecipazione della Uil allo sciopero generale del 12 dicembre.

Con l’elezione di Barbagallo è stata rinnovata anche la segreteria della Uil, ridotta da 10 a 8 membri. Di questi sono stati confermati Paolo Carcassi, Antonio Foccillo, Guglielmo Loy e Domenico Proietti; Rocco Carannante sarà tesoriere, mentre le new entry sono Tiziana Bocchi, Pierpaolo Bombardieri e Silvana Roseto. Bombardieri già alla guida della Uil di Roma e del Lazio rimarrà in carica fino alla nomina del suo successore.

Nel suo intervento davanti al congresso della Uil, Barbagallo non ha mancato la stoccata all’indirizzo del premier Matteo Renzi, che nelle ultime ore aveva criticato aspramente la scelta dello sciopero generale da parte di Cgil e Uil: “Il nostro presidente del Consiglio, fino a ieri ha detto che noi facciamo uno sciopero politico e che inventiamo le scuse per fare lo sciopero. Presidente, ci stupisca… si inventi una scusa per farci evitare lo sciopero“, ha ironizzato Barbagallo. Il neo segretario Uil ha poi attaccato duramente il Jobs Act varato dal governo e in discussione alla Camera: “La delega sul lavoro grida vendetta“, ha affermato, proponendo in sostituzione “un patto generazionale tra i giovani e gli anziani”, per dare “lavoro stabile per i giovani e flessibile per gli anziani: esattamente il contrario di quello che propone oggi il governo”, ha sottolineato Barbagallo, aggiungendo: “Faremo la nostra proposta”.

La Uil e gli altri sindacati

Carmelo Barbagallo ha poi parlato dei rapporti con gli altri sindacati confederali Cgil e Cisl, assicurando che non ci sarà alcun “matrimonio” e che “la Uil non è seconda a nessuno”. Parole che sono state accolte dagli applausi dell’assemblea dei delegati. “Non vi preoccupate – ha detto Barbagallo -, non ci siamo ‘sposati’ con la Cisl anche se qualcuno dice che abbiamo fatto più iniziative con loro che con la Cgil. E a volte si è parlato di sindacato unico e qualcuno me lo ha anche proposto formalmente, ma io ho sempre risposto, perché questo regalo alla Cgil? Il risultato finale, infatti, sarebbe stato un sindacato unico che non sarebbe servito ai bisogni del nostro Paese”, ha spiegato. Con gli altri sindacati, comunque “ci può essere una condivisione di obiettivi, perché il sindacato unito è più forte nelle sue rivendicazioni, ma non un matrimonio”, ha ribadito il nuovo leader della Uil. Sì quindi ai “rapporti di breve convivenza” con gli altri sindacati. Infine, in merito allo sciopero generale del 12 dicembre, Barbagallo ha riconosciuto che “la Uil avrebbe preferito andare da sola, ma i tempi non ci mettevano nelle condizioni di farlo… e quindi abbiamo cercato di convincere la Cisl”, ha detto. Un tentativo però andato a vuoto, dato che la Cils ha deciso di non aderire allo sciopero generale, ma ha solo proclamato quello del pubblico impiego per il 1° dicembre.
“Noi perseguiremo sempre l’unità con gli altri sindacati. Anzi, ogni mattina mi guardo allo specchio e mi dico, sono unitario”, con ironia Barbagallo ha concluso il suo intervento.

 V.B.