
Caos all’Astana. Nella giornata di ieri è stato riscontrato il quarto caso di positività al doping nel giro di pochissime settimane. L’ultimo a fare uso di sostanze proibite è stato Okishev, quarto atleta kazako ad essere fermato per doping. La squadra ora rischia la licenza e dunque potrebbe non essere al via nè del Giro d’Italia, nè del Tour de France 2015, anche se questa rimane un’ipotesi estrema.
Nella squadra kazaka, come sappiamo, militano i due più forti corridori del ciclismo italiano dell’ultimo anno, ovvero Vincenzo Nibali, vincitore del Tour, e Fabio Aru, grande protagonista al Giro e alla Vuelta. E lo stesso corridore siciliano si è scagliato con rabbia contro questi suoi compagni di squadra che rischiano di far saltare la credibilità del team kazako: ”Se qualcuno mi associa a questi casi, non capisce nulla. Sono quattro imbecilli che con me non c’entrano nulla. L’ultimo caso l’ho appreso guardando internet. Da due giorni avevo il computer spento e facevo meglio a non accenderlo. Il comportamento di questa gente mi fa cadere le braccia. Spero solo che chi governa il ciclismo gliela faccia pagare cara e salata. Io mi auguro che li becchino tutti i dopati. Se ne prendono altri dieci, sono contento. Vuol dire che i controlli che ci sono e che facciamo funzionano. Il problema non è certo mio. Io penso a me stesso e sono a posto con la coscienza. Di certo non posso rispondere per le loro colpe. Poi i due corridori della squadra Continental non so neppure che faccia abbiano”.
Lo scorso 6 novembre il general manager dell’Astana Alexander Vinokourov è stato ascoltato dall’apposita Commissione antidoping per avere alcune delucidazioni su pressioni dell’UCI, l’Unione ciclistica internazionale. Vedremo se l’ex ciclista kazako avrà dato le giuste garanzie per poter continuare a guidare la squadra anche nella stagione che verrà. E intanto anche Nibali e Aru aspettano notizie…
MO