De Magistris: Consiglio di stato respinge ricorsi contro reintegro

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris (Photo CARLO HERMANN/AFP/Getty Images)
Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris (Photo CARLO HERMANN/AFP/Getty Images)

La Terza sezione del Consiglio di Stato, presieduta da Pier Giorgio Lignani, ha respinto i ricorsi presentati dal governo tramite il ministro dell’Interno Angelino Alfano e la prefettura di Napoli e dalle associazioni “il Movimento difesa del cittadino” e “l’Associazione lotta piccole illegalità” contro la decisione del Tar Campania che aveva reintegrato il Sindaco del Comune di Napoli, Luigi De Magistris.

Il tar infatti aveva bloccato la sospensione decisa, lo scorso ottobre, dal prefetto di Napoli Musolino, che in base alla legge Severino, prevede per gli amministratori locali la sospensione dalla carica per 18 mesi in caso di condanna anche non definitiva.
Il sindaco era stato condannato in primo grado ad un anno e tre mesi nell’inchiesta per le intercettazioni in Why Not, per abuso di ufficio in quanto avrebbe acquisito delle utenze senza le autorizzazioni parlamentari nel 2006, quando De Magistris era pubblico ministero a Catanzaro e titolare dell’inchiesta Why Not.
Nella motivazione il Consiglio di Stato ha scritto che “nel bilanciamento degli interessi coinvolti, riveste prevalenza quello inerente alla prosecuzione del mandato elettivo” non è “reversibile per il periodo di estromissione in caso di esito favorevole del giudizio di costituzionalità, mentre ad un suo esito negativo segue la reviviscenza della misura di sospensione medio tempore resa inefficace”.
“La misura di cautela adottata dal primo giudice (cioè la sospensiva del Tar Campania, ndr) per il suo carattere interinale e la subordinazione della sua efficacia al tempo necessario per la conclusione del giudizio di costituzionalità, si configura conforme agli indirizzi della giurisprudenza della Corte Costituzionale, del Consiglio di Stato e della Corte di Giustizia europea, tesi a privilegiare l’effettività della tutela giurisdizionale e l’integrità delle posizioni coinvolte dal contendere fino alla decisione di merito”.

Soddisfazioni espresse da De Magistris che in attesa del verdetto si era detto “sereno”, affermando che “ho la convinzione giuridica che l’appello è totalmente infondato”.

C.D.