
Clamorosa svolta del calcio italiano decisa dalla FIGC. Con l’obiettivo di garantire una sostenibilità economica dei club e maggiori investimenti sui vivai nazionali, il Presidente Carlo Tavecchio, insieme a tutti coloro i quali compongono i vertici del nostro calcio, hanno preso delle decisioni importanti, al fine di riportare il nostro calcio verso l’alto.
Le rose dovranno essere composte al massimo da 25 giocatori, di cui 4 cresciuti in Italia e 4 cresciuti nel vivaio del club per cui sono tesserati, anche per incentivare i vivai e per acquistare sempre meno stranieri. Inoltre ci sarà il libero tesseramento degli Under 21.
A questa si aggiunge la riforma dei cosiddetti ‘giovani di serie’; il giovane extracomunitario al primo tesseramento deve essere residente in Italia ed essere entrato nel nostro Paese con i genitori non per ragioni sportive e comunque aver frequentato la scuola per almeno 4 anni (tali calciatori non possono essere utilizzati per la sostituzione di un nuovo calciatore extracomunitario)
Infine, tra i punti più importanti, la sostituzione del calciatore extracomunitario sarà possibile solo nel caso di esistenza del contratto da professionista da almeno 3 anni (dal 2012).
Queste le principali riforme che proveranno a migliorare il nostro calcio. Le squadre italiane avranno dunque circa un anno per mettersi in regola, chi più chi meno dovrà lavorare sulla propria rosa per cercare di allinearsi alle nuove regole FIGC. E speriamo che possa tutto questo aiutare la ripresa del nostro calcio.
MO