
Lo scontro Inter-Juventus su Calciopoli non finirà mai, visto che la ferita è ancora aperta. Nella serata di ieri è stato il Presidente dei bianconeri Andrea Agnelli a tirarla nuovamente fuori, ‘perdonando’ Luciano Moggi, ex Direttore Generale della Juventus, e attaccando il club neroazzurro. Agnelli sull’ex Dg afferma: ”Luciano Moggi rappresenta comunque una parte importante della nostra storia – parole riportate da Sportmediaset -. Siamo il Paese del cattolicesimo e del perdono. Lo possiamo anche perdonare. E’ venuto allo stadio con i suoi nipotini e possiamo concederglielo”.
Poi parte l’attacco all’Inter: ”In una cerchia di 20 società c’era un modo di comportarsi che è emerso dagli atti. Lo juventino non può essere l’unico a pagare se tutti si sono comportati allo stesso modo. ‘Se sono stato l’unico a sbagliare è giusto pagare’ deve pensare lo juventino. Ma chi si è comportato allo stesso modo, non può uscire con uno scudetto in tasca. Non ci si può dimenticare di questo. A Napoli ci sono due procedimenti penali che stanno arrivando alla fine e le carte dei tribunali danno l’idea di quello che si può fare. Poi ci saranno la Cassazione ecc… A quel punto potremo prendere una prima decisione definitiva su cosa fare in base all’iter processuale. Non ha senso parlare di prescrizione se emergono fatti nuovi. In quella stanza ci sono 20 società, non 7 miliardi”.
Si attende la risposta dell’inter che in parte è arrivata con le parole di Javier Zanetti, presente in quegli anni dello scandalo Calciopoli: ”Lui giustamente difende la storia del suo club, io sono orgoglioso di fare parte della storia dell’Inter”.
MO