
A un anno e mezzo dalla scadenza naturale del mandato, a Milano è già aria di campagna elettorale: secondo quanto viene riportato dal quotidiano ‘La Repubblica’, infatti, sembra che in un recente incontro con il Pd milanese, il vicesegretario nazionale del partito guidato da Matteo Renzi, Lorenzo Guerini, avrebbe lanciato una sorta di ultimatum al sindaco in carica Giuliano Pisapia. “Il tempo stringe, il sindaco deve dirci che cosa intende fare. Non possiamo arrivare impreparati alla scadenza del 2016”, sarebbero state le parole di Guerini.
Nel frattempo, si sprecano i nomi, tutti graditi al Partito Democratico, sempre più in versione ‘assopigliatutto’: la scelta sembra essere su un nome giovane, che incarni il ‘nuovismo’ tanto caro a Matteo Renzi, come quello di Lia Quartapelle, classe 1982, qualche settimana fa in pole position per sostituire Federica Mogherini agli Esteri, a soluzioni interne come gli assessori Pierfrancesco Majorino e Ada Lucia De Cesaris, passando per nomi “inossidabili” come quello di Stefano Boeri, sconfitto da Pisapia nelle primarie che portarono poi all’elezione a sindaco del noto avvocato.
Il quale non ci sta e replica all’ultimatum: “Manca più di un anno e sei mesi alle elezioni e da parte mia non ho dubbi né tentennamenti sulle priorità della città e sul futuro di Milano”. Pisapia insiste: “Onoro il mio impegno con i milanesi lavorando giorno e notte per affrontare e risolvere in modo positivo le sfide che attendono la città: casa, internazionalizzazione, Expo, sviluppo economico e sociale, tutela dei diritti soprattutto delle fasce più deboli, anche nella prospettiva della città metropolitana. E lo sto facendo in un continuo e costruttivo dialogo e confronto con le forze politiche della coalizione, con i capigruppo e con i consiglieri comunali che mi sostengono”.
Salvini scalda i motori
“Mi sembra che sia sulla stessa barca di Ignazio Marino e che dal Pd riconoscano il fallimento”, è il giudizio sul sindaco Pisapia che arriva dal segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, il quale però tiene a precisare: “Pisapia in sé è una brava persona, ma ha una squadra che non è all’altezza. Spero solo che si trascinino nelle polemiche per un anno e mezzo e che vadano avanti ad amministrare la città, non la tengano ostaggio di questa rissa”.
Il leader leghista prepara quindi il terreno per la sua discesa in campo alle comunali previste per la primavera 2016: “Se non sarò impegnato in una battaglia politica sul fronte nazionale, ci sono assolutamente: vedere Milano così mi fa male”.
GM