Italicum, Gasparri: “Sbarramento al 10%”

Maurizio Gasparri (Getty images)
Maurizio Gasparri (Getty images)

Il premier Matteo Renzi non sa a chi dare i resti: da una parte i sindacati sul piede di guerra, dall’altra la minoranza del Pd sempre più critica sul tema del Jobs Act e Legge di stabilità e infine Forza Italia che intenta a tornare in primo piano nei consensi degli elettori esprime dubbi sulla riforma elettorale, nonostante sia partita per così dire dal Patto del Nazareno, stipulato con tanto di comunione d’intenti tra Silvio Berlusconi e lo stesso Premier.

La legge elettorale intanto è approdata in commissione Affari costituzionali del Senato, ma già è scontro sulla soglia di sbarramento. Lo stesso Nuovo Centro Destra, dopo la relazione della presidente e relatrice, Anna Finocchiaro (Pd) aveva auspicato un “meccanismo di voto che favorisca la preferenza individuale”, opponendosi alla soglia dell’8% prevista dall’Italicum per le liste non coalizzate.
In ultimo, il commento del senatore FI, Maurizio Gasparri che questa mattina ha dichiarato: “Il regalo di Natale che vorrebbe Renzi è una legge elettorale come dice lui. Le favole se le racconti da solo. Vuole cambiare l’Italicum? Bene, ma non può farlo come gli pare e non può ignorare i pareri dei costituzionalisti che lo hanno messo in guardia”.

“Se l’obiettivo è creare un sistema che garantisca governabilità, allora si innalzi la soglia di sbarramento al 10% e si eviti la frammentazione. Nelle democrazie moderne funziona così. O la sinistra italiana guarda la progressista America solo quando le fa comodo? Cambiare per migliorare si deve. Ma abbiamo spalle grosse per respingere i ricatti di Renzi. Sarà anche abituato a vincere. Imparerà che si può perdere”, ha poi ammonito Gasparri.


C.D.