Palermo, cresima negata al figlio del boss

Duomo di Palermo (Carma Casula/Cover/Getty Images)
Duomo di Palermo (Carma Casula/Cover/Getty Images)

Nel Duomo di Palermo sono custodite le spoglie del sacerdote antimafia, don Pino Puglisi: questa la motivazione per la quale all’interno di quel luogo sacro è stata negata la Cresima al figlio del boss di Brancaccio, Giuseppe Graviano, un 17enne alunno del Centro educativo ignaziano. Ha spiegato il cardinale Paolo Romeo: “Non è soltanto una scelta di prudenza. Certamente i figli non portano i pesi dei padri. Ma bisogna pensare che la cattedrale è il luogo dove padre Puglisi è presente, qui ci sono le sue spoglie. Inoltre non abbiamo mai avuto segni di dolore da parte di queste persone per padre Pino Puglisi, primo martire della Chiesa ucciso dalla mafia”.

La scelta è contestata però a Brancaccio, il quartiere dove per anni ha portato avanti le sue battaglie pacifiche, che gli costarono la vita, il 15 settembre di 21 anni fa, tant’è che Maurizio Artale, presidente del centro Padre Nostro del rione palermitano sottolinea: “Questa non è la Chiesa dell’accoglienza che predica Papa Francesco. Bisogna anche avere il coraggio di fare certe scelte e questo ragazzo è stato discriminato”.

Di parere opposto, padre Francesco Stabile, storico della chiesa e presidente della commissione arcivescovile che ha promosso la causa di beatificazione di don Puglisi: “La scelta della Curia non è un atto di discriminazione verso il ragazzo. Non gli si nega la cresima ma l’uso di un luogo che accoglie le spoglie di don Pino, e quindi è un simbolo della resistenza alla mafia. Padre Puglisi è morto per avere affermato questa libertà in nome del Vangelo”.

Pur essendo considerato all’interno del centro “un alunno come gli altri”, il figlio del boss Graviano, nato dopo un’enigmatico concepimento in provetta, i cui contorni non sono stati mai chiariti, è stato escluso dalla cerimonia odierna perché – dice un sacerdote-docente del Cei – se il figlio di Graviano, ritenuto con il fratello il mandante dell’omicidio Puglisi, “si fosse presentato per ricevere il sacramento nella cattedrale dove sono custodite le spoglie del Beato, sarebbe scoppiato uno scandalo”.

 

GM