
Il decesso del piccolo Robert Watkins, 2 anni, aveva sconvolto il Maryland: il 5 settembre dell’anno scorso il bambino era morto in seguito alle percosse inferte dalla persona che invece doveva rassicurato di più, suo nonno che lo avrebbe ripetutamente colpito e seviziato con la spazzola del barbecue.
Ora il mostro il 40enne Raymond Matthew Brittle, è stato incriminato per la sua morte, insieme alla moglie Melissa, 37 anni. Rischia fino a 55 anni di detenzione.
Era stata completamente inutile la corsa in ospedale: le sue ferite sul corpicino erano troppo gravi e il bimbo è morto tre giorni dopo il ricovero.
“La vicenda ha molti punti da chiarire – riporta tgcom, innanzitutto i motivi che hanno spinto la madre di Robert ad affidare il bambino al patrigno, sei mesi prima del decesso. Come rileva la perizia fatta sul cadavere, le violenze non sarebbero state un fatto occasiona ma prassi, fino al giorno in cui la situazione è degenerata.
Il nonno-orco si sarebbe infuriato perché il piccolo rifiutava il cibo. Lo ha allora afferrato per la testa e lo ha strattonato ripetutamente. Poi, con una spazzola per il barbecue, ha strofinato i denti del bimbo provocandogli profondi tagli. Infine lo ha picchiato con una cintura e preso a calci.
I medici hanno scoperto lividi su tutto il corpo di Robert, ma anche una frattura al cranio e sconvolgenti i tagli nella bocca, causati dalla spazzola per il barbecue.
Raymond deve rispondere adesso di abuso su minori con conseguente morte, omicidio di secondo grado, cospirazione e aggressione: rischia fino a 55 anni di carcere. La moglie Melissa, presente in casa quando è avvenuta l’aggressione, rischia 20 anni di carcere e si è dichiarata colpevole degli abusi all’inizio di questo mese2.
MD