Case occupate a Milano, interviene la Commissione Antimafia

Rosi Bindi (Franco Origlia/Getty Images)
Rosi Bindi (Franco Origlia/Getty Images)

Intensa giornata di audizioni per la Commissione parlamentare antimafia, presieduta dall’ex presidente Pd, Rosy Bindi, in trasferta oggi a Milano per una serie di incontri in Prefettura in merito alle vicende dell’Expo, alle occupazioni abusive di case e alle presenze mafiose in Lombardia, portate alla luce da numerose inchieste. In mattinata, l’audizione del Prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, poi quella del Commissario del Governo per Expo2015, Giuseppe Sala, quindi gli incontri sul tema delle occupazioni abusive, che è divenuto poi l’argomento principale dei colloqui odierni.

Ha spiegato al termine delle audizioni la Bindi: “Non è che vogliamo cercare la mafia anche dove non è, ma quando esplodono fenomeni così gravi, con comportamenti che molti riconducono alla pratica del racket, abbiamo deciso di fare un approfondimento, invitando tutti a non sottovalutare il rischio di infiltrazioni mafiose”. Per la parlamentare democratica si palesa il rischio “che si creino zone franche”.

Quindi ha aggiunto: “Non sarebbe la prima volta che questi spazi vuoti siano riempiti dalla criminalità, anche organizzata, anche di stampo mafioso, anche se ad oggi non abbiamo collegamenti sicuri. Invitiamo a non sottovalutare questa emergenza sociale che potrebbe avere, già o in futuro, strumentalizzazioni da parte della criminalità. Sarebbe un’omissione grave da parte delle istituzioni. Le mafie sanno cavalcare le emergenze e le difficoltà in maniera straordinaria”.

Tra i fautori dell’incontro odierno, Franco Mirabelli, membro della commissione, che ha spiegato: “In una situazione di emergenza abitativa drammatica, c’è un problema di contrasto alle occupazioni abusive ma c’è anche un problema di presenza della criminalità nei quartieri popolari di Milano che va tenuta sottòocchio e che va considerata una priorità almeno quanto il contrasto alle occupazioni”.

Allarme racket occupazioni

In precedenza, annunciando la “trasferta” della Commissione Antimafia a Milano, Mirabelli aveva sostenuto: “Quello del racket per l’occupazione degli alloggi popolari è un problema che non si può più sottovalutare. Occorre che le istituzioni prendano misure drastiche per contrastare le organizzazioni che, in alcuni quartieri, non solo gestiscono le occupazioni ma tentano di controllare pezzi di territorio e agiscono nell’illegalità e con prepotenza, condizionando la vita delle persone all’interno dei quartieri”.

“La presenza della Commissione Antimafia serve ad avere un quadro della situazione e a mettere al centro il tema della lotta alla criminalità nei quartieri popolari e a dare un messaggio di vicinanza ai cittadini che, invece, quotidianamente si trovano ad affrontare i problemi di questi quartieri”, aveva concluso Mirabelli.

 

GM