Yara Gambirasio: una testimone riconosce Bossetti

Yara Gambirasio
Yara Gambirasio

News importanti sul caso Yara Gambirasio. Una donna avrebbe riconosciuto il muratore, attraverso una sua foto risalente a quel periodo, tra le due persone che dice di aver visto nascoste dietro un cespuglio nei dintorini di casa Gambirasio. Intanto Bossetti oggi sarà di nuovo interrogato

Una testimone  dunque avrebbe riconosciuto Massimo Bossetti nei dintorni di casa Gambirasio la sera della scomparsa di Yara. La donna, nei giorni successivi al 26 novembre 2010, aveva detto di avere notato due persone nascoste dietro un cespuglio ed ora davanti ad una foto di Bossetti risalente a quel periodo avrebbe riconosciuto il muratore tra quelle due persone. Intanto domani mattina Bossetti sarà di nuovo interrogato dal pubblico ministero Letizia Ruggeri. Non si conoscono ancora i motivi che hanno spinto il magistrato a decidere per l’interrogatorio, ma forse potrebbero essere legati al nuovo riconoscimento.

L’INTERROGATORIO DI OGGI

Su Massimo Bossetti sono state fatte “inaccettabili pressioni” per spingerlo a confessare “anche da coloro a cui è affidata la sua custodia e perfino dal cappellano del carcere”. Lo hanno detto i difensori del muratore arrestatoper l’omicidio di Yara Gambirasio spiegando le ragioni per le quali l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere.

“A fronte di un atteggiamento inaccettabile dalla Procura, il signor Bossetti ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere”, hanno spiegato i suoi legali al termine dell’interrogatorio col pm Letizia Ruggeri. “Al signor Bossetti è stato rifiutato di vedere il suo consulente criminologo Ezio Denti e gli sono stati i permessi per due incontro con la famiglia”. E’ verosimile che il pm Ruggeri gli abbia sottoposto le novità delle ultime settimane, con il racconto di una donna che dice di averlo riconosciuto come uno dei due uomini che la sera della sparizione di Yara vide nascosti in una siepe vicino al luogo del rapimento.

“Garantisco la correttezza e l’operato della Procura”, taglia corto il procuratore capo della Repubblica di Bergamo, Francesco Dettori. “Cerchiamo riscontri alle indagini

MD