
Il presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi ha fatto visita al primo ministro Matteo Renzi. Per la prima volta in Europa, proseguirà il suo tour verso Parigi. Al-Sisi vuole presentare il suo Egitto all’Occidente, in particolare dopo la sospensione della Costituzione e la deposizione del presidente Mohammed Morsi, leader dei Fratelli Musulmani, avvenuta più di un anno fa. Da allora, le forze armate del Paese nordafricano hanno subito ripetuti attacchi di matrice terroristica. Risale a poco più di dieci giorni fa l’assalto alla nave della Marina militare al largo del porto di Damietta, città sul delta del Nilo. Nella penisola del Sinai opera il gruppo jihadista Ansar Beit al Maqdis, che ha recentemente aderito alla causa dell’Isis. Il presidente Renzi ha espresso tutta la sua solidarietà, ritenendo l’Egitto un partner strategico per affrontare le questioni geopolitiche nel Mediterraneo. “In veste di presidente di turno Ue – ha sostenuto il primo ministro italiano – sollecito tutta l’Onu alla centralità del proprio impegno per bloccare l’escalation terroristica nell’area e migliorare il proprio rapporto con l’Egitto”. Da par suo al-Sisi ha richiesto una maggiore cooperazione con l’Italia e gli altri partner europei per ridare una speranza al popolo palestinese. “Il terrorismo è la conseguenza della disperazione – ha detto il presidente egiziano –, dare uno Stato al popolo palestinese risolverebbe molti problemi del mondo”. In giornata anche Papa Francesco ha incontrato al-Sisi, per discutere insieme della situazione interna egiziana sul piano del dialogo interreligioso e della tutela dei diritti umani. Come il capo dello Stato Giorgio Napolitano, anche il Pontefice ha ritenuto che l’Egitto possa essere “arbitro e promotore della pace e della stabilità in Medio Oriente e in Nord Africa”. Prima di partire per Parigi, stamattina al-Sisi partecipa al Business Council italo-egiziano guidato per l’Italia dall’amministratore delegato di Finmeccanica Mauro Moretti, firmerà un memorandum per una serie di accordi commerciali e investimenti industriali. “L’Egitto – ha spiegato al-Sisi – ha degli accordi con delle aziende italiane attive nel nostro Paese e si impegna a garantirne la sicurezza. Vogliamo incoraggiare ulteriori investimenti con nuove leggi e procedure”.
C.M.