Putin regala l’albero di Natale a Parigi

Natale Parigi Putin
Notre Dame (Stephane de Sakutin/Getty Images)

Putin, Putin e ancora Putin. Rovello d’Occidente. Fino a pochi giorni fa, sembrava fosse messo alle strette dai moniti sulle sanzioni da parte del vicepresidente Usa John Biden e della cancelliera tedesca Angela Merkel, che si univano alle velate critiche ricevute da Mikhail Gorbachev e alla richiesta di adesione alla Nato da parte dell’Ucraina. La reazione del leader russo non si è fatta attendere e si è rivelata del tutto anticonvenzionale, giocandosi sulla fitta trama che combina diplomazia e relazioni interpersonali. Il terreno di gioco è la Francia del già apostrofato “infido Hollande”. Dopo le rivelazioni sui finanziamenti della First Czech Russian Bank per la corsa all’Eliseo di Marine Le Pen, è di oggi la notizia che l’abete natalizio di 25 metri che da venerdì si erge sul sagrato della Cattedrale di Parigi è il frutto di un offerta della Federazione Russa per il tramite dell’ambasciatore a Parigi Aleksandr Orlov. Quest’ultimo si era subito attivato, alla notizia che il rettore della Cattedrale non disponeva dei fondi necessari, circa 80mila euro, per acquistare e installare il tradizionale albero. Con l’albero di Natale offerto a Notre Dame, Putin manifesta l’intenzione di ergersi, come l’abete stesso, a difensore della cristianità contro la minaccia islamica. Il leader russo, inoltre, dimostra di non volersi dare cura delle sanzioni Ue volte a isolare il suo Paese: queste non possono intaccare i rapporti di amicizia. Il Cremlino, così, si muove con mestiere tra le pieghe di diplomazia e propaganda, nel tentativo di disgregare le forze interne della politica internazionale del vecchio continente. Da tempo, Le Pen è stata l’unica a esprimere solidarietà a Putin, ostracizzato dall’Occidente dopo l’annessione della Crimea. Matteo Salvini, nuovo leader della Lega, di recente si è dato da fare nel ricalcare la linea della collega francese. In arrivo finanziamenti russi anche in Italia?

C.M.