
Parlando dal Parlamento europeo di Strasburgo, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha rilanciato il piano di investimenti da 300 miliardi per l’Europa predisposto dal presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker. “Il piano che stiamo approvando qui non riguarda il bene di un Paese – ha detto Renzi -, ma il futuro di tutta l’Europa: molte delle nostre difficoltà vengono da noi stessi, ma se non andiamo avanti rischiamo di tradire il sogno europeo”, ha avvertito.
Renzi ha sottolineato che “c’è una generazione che vive già in un’altra Europa: se vogliamo essere fedeli a quel messaggio dobbiamo recuperare quell’ideale. O ci mettiamo più speranza o rischiamo di perdere la sfida di un’intera generazione“, è il monito di Renzi, che oggi è intervenuto all’assemblea del gruppo degli eurodeputati socialisti. Dopo la realizzazione dell’ambizioso piano di riforme, il premier italiano punta al “new deal europeo“. Sulle riforme da fare in Italia, Renzi ha affermato: “Nella Ue nessuno ci dice più di fare i compiti a casa. La nostra parte l’abbiamo fatta, dal primo gennaio saremo molto più duri per puntare verso un new deal europeo”, ha annunciato. “Qualcosa si muove”, ha detto Renzi citando Galileo: lui “lo diceva su cose più serie. Io lo dico sull’Europa. Anche se può sembrare strano citarlo nel giorno della visita del Papa”, ha scherzato.
Il piano di investimenti da 300 miliardi di Juncker sarà finanziato con i capitali della Banca europea degli investimenti (Bei) e i contributi volontari degli Stati, i quali saranno appositamente esclusi dal calcolo del deficit. Un deciso cambio di passo rispetto alla precedente gestione della Commissione europea e finalmente una iniziativa concreta per la crescita. Bisognerà vedere se sarà sufficiente, dato il peggioramento del quadro economico europeo, con l’inflazione ancora troppo bassa, la crescita ferma e la disoccupazione troppo alta, come ha certificato la Banca centrale europea.
L’assist di Renzi a Juncker rientra nel nuovo accordo tra il premier italiano e il presidente della Commissione europea stretto all’ultimo summit del G20 in Australia, con la pace fatta tra i due dopo scontro sui burocrati europei durante i giorni dell’insediamento della nuova Commissione Ue. Grazie a questo nuovo accordo, l’Italia ha ottenuto il via libera della Commissione alla legge di Stabilità, il cui giudizio sarà ufficialmente comunicato venerdì prossimo.
V.B.