Ast Terni: ritorno degli operai nelle acciaierie. Trattative al ministero

Maurizio Landini (ANDREAS SOLARO/AFP/Getty  Images)
Maurizio Landini (Andreas Solaro/Afp/Getty Images)

Sono riprese lentamente questa mattina in alcuni reparti le attività delle acciaierie dell’Ast di Terni dove per alcuni operai si tratta del primo rientro dopo oltre un mese di sciopero. Le rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) deciso un progressivo ritorno al lavoro che si completerà il primo dicembre in base all’esito della trattativa che prosegue oggi al ministero dello Sviluppo economico.
Sul posto sono tornati i quadri e gli impiegati, Aus, gli operai del Centro di finitura, Aspasiel, i lavoratori della mensa e della cassa mutua.
Giovedì dovrebbero rientrare gli operai del Tubificio, venerdì quelli della Società delle fucine e sabato a Pix1 e Titania, per domenica Pix2 e infine quelli dell’Acciaieria e del Treno al caldo, lunedì.

Vertice Ast Terni al ministero dello Sviluppo

In un comunicato congiunto, le sigle sindacali, sottolineano che il negoziato di oggi “dorà avere come obiettivo quello di ottenere un esito di avanzamento o positivo, tenendo presente le posizioni che unitariamente le organizzazioni sindacali hanno più volte espresso al ministero dello Sviluppo economico. Le Rsu verificheranno l’andamento della trattativa “come elemento per poter ulteriormente modificare le azioni in essere”.
Presenti alle trattative, il ministro Federica Guidi , l’ad Lucia Morselli e per conto della Regione Umbria partecipa l’assessore Vincenzo Riommi.
Prima del vertice con la multinazionale ThyssenKrupp, il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, entrando ha dichiarato che “siamo qui per fare la trattativa e rafforzare il piano industriale. Servirà fare un accordo che sia davvero una mediazione, servono le condizioni per confermare che tutti credono nel futuro dell’Ast. E anche il governo deve prendersi le sue responsabilità. Andiamo con l’intenzione di chiudere, vogliamo cercare soluzioni, ci auguriamo anche gli altri”.

Dal canto suo il sottosegretario al lavoro Teresa Bellanova ha sostenuto questa mattina che “credo ci siano le condizioni perché si possa fare un accordo che non preveda alcun licenziamento. Spero che il confronto si possa chiudere con una buona intesa. Credo ci siano le premesse perché nessuno sia licenziato”.

C.D.