
Sono riprese ieri, in una giornata “strana, quasi surreale”, le attività della Ast di Terni e di molte aziende del suo indotto. I lavoratori, all’uscita dal turno, sono ancora diffidenti sull’esito della trattativa che intanto è ripresa a Roma ed è già stata rinviata a domani mattina alle 9, con l’idea eventualmente di proseguire martedì prossimo. Uno di questi, Giuseppe, rivela: “E’ stata una giornata tranquilla, fin troppo, surreale per come siamo abituati. Il clima in fabbrica è in attesa degli eventi, ma senza grandi aspettative”. La stessa impressione è quella espressa da Michele: “I pensieri ci sono, non siamo rilassati. Ha fatto uno strano effetto rientrare”.
I sindacati, al termine dell’incontro di ieri, hanno spiegato che “si sono determinate le condizioni per proseguire il confronto su piano industriale, salario e clausola sociale. Contemporaneamente l’azienda ha chiesto qualche giorno di tempo per verificare ulteriori disponibilità volontarie all’uscita incentivata anche al fine di evitare il ricorso alla clausola sui licenziamenti”.
Proprio su quest’ultimo punto, l’ad Lucia Morselli sembra essere molto poco disposta a fare passi in avanti, e in realtà la nuova deadline, attesa per l’incontro di martedì, potrebbe essere semplicemente un modo per ottenere un accordo solo dopo il completo rientro in fabbrica di tutti gli operai, un modo di sfidare il potere contrattuale della forza lavoro e delle rappresentanze sindacali unite.
Ap