
Il comitato di presidenza di Forza Italia è stata una resa dei conti da parte di chi, come l’europarlamentare Raffaele Fitto ha ribadito la necessità che Forza Italia torni ad essere un partito protagonista, puntando in dito contro il “Patto del Nazareno”, ritenuto uno degli elementi che hanno portato alla sconfitta di Fi alle Regionali. Oltre a ciò, durante il suo intervento, l’ex governatore della Puglia è tornato a parlare dell’organizzazione interna del partito e delle primarie per le nomine: “Uno shock organizzativo in Forza Italia” per “rimettere tutto in mano agli elettori per avere una partecipazione” e “l’azzeramento delle cariche per mettere in campo un sistema di elezione della nostra classe dirigente che sia un sistema dal basso”, sono le posizione nette di Fitto.
Alle critiche, Silvio Berlusconi risponde pacatamente e respinge le notizie circolate ieri per cui vorrebbe il leader della Lega Nord Matteo Salvini a capo di una nuova piattaforma della Destra alla quale si piegherebbe Forza Italia.
“Amici, io sono per la centralità di Forza Italia. Non ho mai detto che Salvini sarà il leader ma soltanto che lui potrebbe essere un potenziale leader. Che è ben diverso. Le mie parole di ieri sono state strumentalizzate e fraintese. Se c’è qualcosa che non va diciamocelo pure vis à vis; per me non c’è problema e lo sapete. Anzi, se avete delle idee ditemele”, ha detto l’ex cavaliere che riferendosi successivamente al “Patto del Nazzareno ha sostenuto: “Non possiamo tradire quel patto perché è un patto con gli italiani. Rischiamo di restare fuori dalla scelta del Quirinale: dalle notizie che ho, Napolitano ha intenzione di dimettersi il 20 gennaio. I tempi sono dunque serrati”.
Tanto che Berlusconi ci tiene a ringraziare Denis Verdini, “per il lavoro eccellente che ha fatto sulle riforme, è lui che mi ha riportato al centro della vicenda politica”.
Confronto Fi rinviato
L’ex premier ha pertanto dato appuntamento ad un Ufficio di presidenza per la prossima settimana che “sarà fatto per raccogliere le idee su come rifondare Forza Italia”, sostenendo che “la priorità, in ogni caso, specie in un momento come questo -ha poi aggiunto- è restare tutti uniti. Non dobbiamo dividerci e apparire come un partito rissoso”.
Berlusconi rassicura i suoi parlamentari, “vi ho sempre stimato e continuo a stimarvi; e non è vero che ho intenzione di rottamare alcuno di voi. Non rottamo nessuno e voi lo sapete” e riferendosi all’incontro con i giovani a Villa Gernetto, aggiunge di aver “sempre detto che serve un mix tra chi ha esperienza, come voi e i giovani, i volti nuovi”.
Nessuna rottamazione nell’aria da parte dei piani alti, ma il dissenso è molto forte tra chi come i fittiani durante il comitato di presidenza si sono infervorati. A cominciare da Daniele Capezzone che ha gridato: “Serve uno choc, presidente!”.
Mentre Simone Baldelli ha fatto il verso di Verdini: “Abbiamo vintooo… Se sommiamo i voti con le penultime elezioni abbiamo vintoooo”.
Il commento di Ferrara a FI
“Berlusconi non ha mai controllato Forza Italia. Non controlla coalizioni, né governi, né partito: lui è il partito, è la coalizione, è il governo. Una figura simile a Kim II-sung, il dittatore coreano. Poi, certo, è anche un grande e famoso megalomane che, per anni e anni, è stato comunque l’unica giustificazione della destra italiana. Senza di lui cosa ci sarebbe stato, cosa c’è? II Movimento sociale, An, Fratelli d’Italia… Roba da serie B. Bossi capì ed ebbe l’astuzia di essergli amico. Ma ora l’erede di Bossi è Salvini, un brillante attacca manifesti. No, dai: la verità è che senza Berlusconi non erano niente e non saranno niente”, è il commento implacabile di Giuliano Ferraro che poi riguardo a Fitto preferirebbe non commentare: “Ma cosa dovrei dirti? È un politico di provincia che ha preso preferenze a Bisceglie, con enorme rispetto per Bisceglie. Posso parlarti di Fitto? Posso parlarti di Fitto, dopo che mi hai appena chiesto un parere su Berlusconi, uno che ha battuto tutti i suoi avversari, da Occhetto a D’Alema, da Prodi a Bersani?”.
C.D.