“I pinguini di Madagascar”: recensione

POM_CHARACTER_Camp_BSono carini, “coccolosi” e folli. Chi sono? Skipper, Kowalski, Rico e Soldato, ovvero i quattro dell’apocalisse, i pinguini di Madagascar e sono pronti a sbarcare sul grande schermo per farvi divertire con i loro piani strampalati. Sin dalle prime battute coinvolgono il pubblico con la loro irrefrenabile comicità. La trama action del film, poi, fa il resto. Infatti, il ritmo è incalzante e le risate sono più che assicurate.

La pellicola è diretta da Eric Darnell (Z la formica, e insieme a Tom McGrath la fortunata serie di Madagascar) e da Simon J. Smith (che ha firmato Bee Movie, candidato ai Golden Globe come Miglior Film d’Animazione), e vede Skipper, il saccente leader del gruppo, assieme a Kowalski, con i suoi pericolosi aggeggi, al giovane, ma pratico Soldato e a il dinamitardo Rico, intenti a contrastare il minaccioso Dr. Octavius Tentacoli, un polpo che soffre di complessi d’inferiorità e che desidera vendicarsi contro tutti i pinguini del mondo, perché in ogni zoo in cui capitava, alla fine arrivavano sempre i dolci e irresistibili pinguini a rubargli la scena. Da qui, il desiderio di sterminarli o meglio di “abbruttirli”.

Così, per fermare il Male, il gruppo di spie più esilaranti, eleganti e poco ortodosse del mondo, si unirà a una prestigiosa organizzazione segreta, chiamata Vento del Nord, guidata da un husky affascinante, borioso e super tecnologico: l’Agente Classified. E la loro avventura ad altissimo rischio li condurrà nell’Antartico, a Venezia, nel deserto, a Shanghai e a New York City, dove sperimenteranno la gloria e il pericolo, divoreranno gustosi snack al formaggio e faranno cose che nessun altro pinguino avrebbe mai immaginato di fare.

E in questo turbinio di personaggi, gli spettatori non potranno fare a meno di sorridere alle battute dei quattro simpatici pinguini portatori di caos e di astuti, ma bizzarri piani mirati a combattere il tentacolare Dr. Octavius. Sicuramente il film allieterà i più piccoli, ma anche gli appassionati ammiratori di questa squinternata e divertente banda, grazie a un incipit strepitoso, situazioni ingegnose, scene rocambolesche e a un finale efficace e empio di messaggi positivi. Infatti, la vena grottesca e movimentata, le scoppiettanti sequenze iniziali che fanno luce sull’origine dei pinguini, ma che rovesciano i cliché dei documentari su questi animali, la loro ossessione per le croccanti patatine soffiate al formaggio, tanto gustose quanto pericolose (per loro questo adorato snack è più prezioso dell’oro, nel vero senso della parola, come dimostrerà l’escursione a Fort Knox) e il loro atteggiamento solidale che  dimostra che chiunque può diventare un eroe, rendono la pellicola  una commedia spassosa, ma anche piena di sentimenti che trasmettono un bell’insegnamento valido per tutti: “Mai giudicare dalle apparenze!”

Silvia Casini