
I protagonisti di questa storia hanno tutti meno di 24 anni. Purtroppo una di loro, domani, non sarà più al mondo.
La vittima di questa vicenda molto triste è stata condannata a morte dieci giorni fa, in un Mc Donald’s di Offenbach, in Germania.
Tugce, compirà 23 anni proprio nel giorno in cui il padre ha deciso che vengano staccate le macchine a cui è attaccata da quando ha ricevuto un pugno alla tempia da parte di Sanel M., 18 anni.
LA STORIA
Ripercorriamo la storia di Tughe. Il tutto è successo in un fast food che ha portato la ragazza in una camera dell’ospedale a vita. Due amiche di 13 e 16 anni che mangiavano un panino e delle patatine in tutta tranquillità. Poi un gruppo di ragazzini, con a capo Sanel, iniziano a prenderle pesantemente in giro, per oltre mezz’ora senza che nessuno degli altri clienti faccia nulla, fino ad arrivare a molestarle verbalmente e fisicamente e fino al punto in cui Tugce, solo lei, decide di intervenire e difendere le due ragazzine.
Dopo qualche ora, la ragazza che ha osato mettersi contro il “capo della banda”, secondo quegli scalmanati, doveva essere punita. L’hanno aspettata, all’uscita del Mc dove lavorava Tugce. La ragazza saluta i colleghi, si avvia con qualcuno di loro verso il parcheggio e lì incontra quello che sarà il suo assassino, Sanel, visibilmente ubriaco. Un pugno alla tempia, un tonfo sul selciato e così l’unica persona che era intervenuta per difendere quelle giovani clienti finisce di vivere.
Il resto è una corsa disperata che si trasforma in una corsa alla fine della sua vita: Tugce è in coma, non c’è più nulla da fare. Il dopo è l’arresto di Sanel, le proteste che si stanno scatenando per l’accaduto e, soprattutto, la decisione del padre di Tugce: domani la figlia se ne andrà per sempre.
MD