Salvini leader: acceso dibattito nel centrodestra

Matteo Salvini (MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images)
Matteo Salvini (MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images)

L’endorsement di Silvio Berlusconi nei confronti del leader della Lega Nord, Matteo Salvini, seppur rivisitato da nuove affermazioni fatte ieri, ha aperto un ampio dibattito sulla futura leadership del centrodestra italiano e sulla capacità del segretario del Carroccio di fare da collante tra visioni politiche eterogenee, in particolare sui temi dell’immigrazione e dell’Europa. Al di là dei tanti che ritengono che solo l’ex premier e attuale leader di Forza Italia possa tenere ancora in mano le redini di un centrodestra unito, che peraltro – dati alla mano e al netto dell’astensionismo – domenica si è assestato al 32,5% sia in Emilia-Romagna che in Calabria, a credere in Salvini leader sembrano non essere moltissimi.

Intervistato da ‘Repubblica’, Stefano Caldoro, presidente dell’ultima regione del Sud rimasta in mano al centrodestra, la Campania, spiega: “Dobbiamo fare proposte credibili. Salvini sembra particolarmente in forma, ma ha vinto una tappa. E l’elemento unificante è ancora Berlusconi”. Nessun dubbio sulla leadership, dunque: “Salvini è un capo di partito. Ha dato un segnale, ma il regista è Berlusconi. La leadership si conquista sul campo: corrono Salvini, Alfano, Fitto, Toti e chiunque si voglia misurare”.

Nella Lega Nord, invece, a stoppare eventuali velleità da leader “investito” direttamente da Berlusconi è il sindaco di Verona, Flavio Tosi, ospite alla trasmissione televisiva “Agorà”: “Salvini leader del centrodestra? Saranno le primarie a stabilirlo”. Questo il giudizio che il primo cittadino del comune capoluogo veneto ha di eventuali consultazioni sul modello delle primarie: “Direi che le primarie sono vere se ci sono più candidati che rappresentano tutte le varie sensibilità e linee di pensiero all’interno del centrodestra: quindi, se ci saranno le primarie, ci saranno Tosi, Salvini, immagino ci sarà Fitto, probabilmente anche Berlusconi. Berlusconi come Salvini avrebbe ottime chance di vincerle, come magari qualche altro esponente del centrodestra”.

Alfano e la replica di Maroni

Intanto, in mattinata, ospite a ‘Radio Anch’io’ su Radio1, il ministro Angelino Alfano, leader del Nuovo Centrodestra, attacca rispetto a una leadership di  Matteo Salvini: “La Lega è un partito di estrema destra, non ne fa un mistero e noi siamo fortemente contrari alle loro idee. Al di là di un momento di protesta che può essere Grillo o Salvini, non è possibile immaginare un centrodestra a guida di estrema destra, non esiste in nessuna parte un centrodestra che abbia questi ideali. Se Forza Italia vuole andare a trascinamento di Salvini, vuol dire che farà assorbire i voti del centrodestra e non vincerà più e chi vuole votare per il centrodestra allora voterà per noi”.

Alfano rilancia quindi sull’idea di primarie di coalizione: “In un centrodestra che non voglia abolire l’euro e uscire dall’Europa e da Schengen, mi ritrovo eccome. Ma la scelta della leadership deve avvenire da parte della gente, con le primarie. Non può esserci un sorteggio, né il lancio della monetina, né può scegliere uno solo per tutti gli altri”. Altro punto dirimente, secondo il ministro degli Interni, è che “va fatto un programma che contenga cose di centrodestra”. L’idea di Alfano è poi che “se Forza Italia intende andare appresso a Salvini e a trascinamento di Salvini i suoi voti andranno alla destra estrema oppure a noi”.

Nessun dubbio infine sulla collocazione del Nuovo Centrodestra: “Noi siamo dentro il Ppe, siamo stati ammessi e siamo contenti di questo. Dentro questo governo facciamo cose tipiche del centrodestra. Abbiamo realizzato l’abolizione dell’articolo 18, dato mezzo miliardo alle famiglie, voluto la detassazione totale delle assunzioni, lottiamo per la responsabilita’ civile dei magistrati e per combattere l’occupazione abusiva delle case. Facciamo insomma fino in fondo il nostro mestiere, realizzando obiettivi tipici del centrodestra”.

Al ministro Alfano risponde con un tweet uno dei suoi precedessori, l’attuale presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che  sottolinea: “Ca…te: la Lega è un partito di successo, con idee concrete e uomini liberi e capaci”.

 

GM