Firme false, condannato Guido Podestà

Podestà con Formigoni e Moratti (Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)
Podestà con Formigoni e Moratti (Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

E’ di due anni e nove mesi di reclusione la condanna comminata a Guido Podestà, presidente della Provincia di Milano ancora in carica, per la vicenda delle firme necessarie alla presentazione della Lista Formigoni alle elezioni regionali del 2010, risultate falsificate. Per il politico lombardo, disposta anche la sospensione dai pubblici uffici. Oltre a Podestà sono stati condannati anche gli ex consiglieri provinciali Massimo Turci (due anni e sei mesi di reclusione), Barbara Calzavara (due anni e sei mesi), Nicolò Mardegan (un anno e un mese) e Marco Martino (nove mesi).

“Contro di me sono state dette solo menzogne. Non c’era una sola prova del mio coinvolgimento”, ha sostenuto nel corso di una conferenza stampa convocata subito la condanna, Podestà che ha proseguito poi: “La vita di tutti è fatta di passaggi, questo è un passaggio per me e per chi con me è stato condannato. La cosa più amara è pensare ai miei figli, all’insegnamento di credere nella giustizia. Questo episodio non conforta questa tesi”.

Intanto, sul sito Internet di Podestà è online l’e-book “Che Italia è questa? – Il processo di Robledo contro Podestà”, un testo presentato dagli autori, che si firmano Josef K., che è il protagonista del romanzo di Frank Kafka “Il processo”, come “scritto a più mani da persone che, amando la giustizia, hanno seguito con attenzione il dibattimento “Firme false” e si sono premurate di approfondire tutti i passaggi della vicenda nonché di analizzare i documenti processuali. L’obiettivo degli autori, prosegue la breve nota all’inizio del testo, “è quello di fornire a tutti coloro che perseguono l’affermazione della verità una corretta chiave di lettura di quanto avvenuto dal febbraio 2010 all’ottobre 2014”.

 

GM