
Il generale libico Khalifa Haftar, che guida le operazioni contro le milizie islamiche, ha annunciato che le sue forze “sono pronte per lanciare un attacco di terra per liberare Tripoli, riassumendo il controllo della città e delle sedi del governo”. La Libia si trova in una situazione complicatissima che non potrà reggere ancora a lungo. Il conflitto tra i due governi (e due parlamenti) di Tripoli e Tobruk si sta esasperando. “Gli attacchi all’aeroporto di Mitiga degli scorsi giorni sono stati solo l’inizio ha affermato il generale Haftar”. L’ufficiale militare, ex comandante di Mu’hammar Gheddafi, è tornato in Libia nel 2011. Oggi, in un’intervista al Corriere della Sera, Haftar ha sostenuto di aver bisogno di più armi e rifornimenti perché in tre mesi possa respingere gli islamisti di Alba Libica da Tripoli e l’Isis da Derna. “Per liberare Bengasi ci vorrà più tempo – ha dichiarato il generale alla redazione di Via Solferino – ma sono contento che l’Occidente sta iniziando a svegliarsi. Se il terrorismo vince in Libia, la minaccia diventa molto concreta anche per l’Italia. E’ per voi necessario capire che il Parlamento eletto dal popolo è quello di Tobruk, mentre quella di Tripoli è un’assemblea illegale e islamista che vuole portare indietro la storia. Ma la vera minaccia sono i fondamentalisti che cercano d’imporre ovunque la loro volontà”. Intanto, l’Onu ha inserito anche la millizia islamista Ansar al Sharia nella propria lista sui gruppi terroristici.
C.M.