
Lo Shin Beth, i servizi di sicurezza israeliani, ha scoperto una cellula di Hamas in Cisgiordania che progettava una serie di attacchi a Gerusalemme. L’intelligence di Tel Aviv ha annunciato di aver arrestato più di trenta miliziani che erano stati addestrati in Siria, in Turchia e a Gaza e di avere sequestrato loro armi ed esplosivi. Il piano del gruppo era quello di attaccare uno stadio di football e i tram di Gerusalemme, di far esplodere delle autobombe e di rapire cittadini israeliani in Cisgiordania e all’estero. Delle persone arrestate, due provengono dalla Giordania, una dal Kuwait e gli altri dalla Cisgiordania. Non è ancora chiaro quando fossero in programma gli attentati ma le conseguenze sarebbero state molto gravi in termini di vittime, come riferito dal primo ministro israeliano Benjamin Nentanyahu. Molti dettagli dell’operazione sono rimasti segreti. Da Hamas non sono ancora pervenuti commenti. Lo Shin Beth sospetta che la stessa cellula terroristica sia responsabile di un attacco bomba avvenuto in Cisgiordania lo scorso 31 agosto. La dinamica fu quella più collaudata: due ordigni che esplodono a breve distanza l’uno dall’altro con l’intento di colpire i primi soccorritori che accorrono sulla scena dell’attentato. In quell’occasione, però, non ci furono vittime. Intanto, è di oggi la notizia secondo cui le Nazioni Unite hanno proclamato lo stato di emergenza a Gaza dopo due giorni di piogge incessanti che hanno provocato inondazioni cittadine. Non ci sono feriti ma 63 scuole sono state evacuate.
C.M.