Ebola, si aggrava medico di Emergency

Lo Spallanzani (ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)
Lo Spallanzani (ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)

Il medico di Emergency rientrato dalla Sierra Leone e ricoverato allo Spallanzani di Roma si è aggravato: dal pomeriggio di ieri, infatti, l’uomo purtroppo “ha avuto un progressivo peggioramento. Ha iniziato ad avere disturbi gastrointestinali importanti (nausea, vomito e diarrea)”. A renderlo noto, il bollettino medico rilasciato dal nosocomio, che sottolinea anche come la prognosi resti riservata.

Inoltre, il medico ha “febbre elevata, superiore a 39 gradi, le sue condizioni generali sono peggiorate, lamenta profonda spossatezza e sonnolenza. Il paziente tende ad assopirsi ma è facilmente risvegliabile, risponde a tono alle domande poste e riesce a deambulare autonomamente nella stanza. I valori dei globuli bianchi e delle piastrine sono sostanzialmente stazionari. Normale la funzione renale e modesta alterazione della funzionalità epatica”.

“Non c’è nessuna nuova manifestazione emorragica e che il medico respira spontaneamente con erogazione di ossigeno al bisogno”, conclude il bollettino medico, mentre si apprende che l’uomo ha iniziato il terzo trattamento sperimentale, dopo quelli basato su un farmaco antivirale e sul plasma di convalescente. Oggi è stato aggiunto un farmaco che agisce sulla risposta immunitaria.

Sindaco leghista impone divieto di dimora

Nel frattempo, in provincia di Bergamo, a Telgate, il primo cittadino, Fabrizio Sala, esponente della Lega Nord, ha promulgato un’ordinanza in cui impone “il divieto di dimora, anche occasionale, presso qualsiasi struttura di accoglienza, per persone prive di regolare documento di identità e di tessera sanitaria o di regolare certificato medico rilasciato dalla competente Unità Socio Sanitaria attestante le condizioni sanitarie e l’idoneità di soggiornare”.

Motivando l’ordinanza, Sala scrive: “E’ notorio il diffondersi di nuove e gravissime malattie come la scabbia, la Tbc, l’epatite, l’Ebola di cui, per quest’ultima, non esiste profilassi nei Paesi d’origine o partenza degli immigrati. Come attestato anche dall’Organizzazione mondiale della sanità, è attualmente in corso una gravissima epidemia che velocemente sta coinvolgendo tutte le nazioni a causa dell’arrivo di questi stranieri di cui non si conoscono le reali condizioni di salute. Ho ritenuto pertanto doveroso intervenire in maniera indifferibile nel contesto di un’azione mirata a garantire una generale quanto efficace attività preventiva posta a tutela della salute pubblica dei cittadini di Telgate e della sicurezza urbana”.

“Sistema sanitario all’avanguardia”

Da parte sua, il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, inviando un messaggio al secondo Congresso nazionale sulla biosicurezza cominciato stamani ad Assisi, rassicura: “Il sistema sanitario italiano è all’avanguardia per la gestione del rischio infettivo e possiede una struttura composta da numerose Unità Nbcr (nucleare, biologico, chimico e radiologico) e numerosi ‘device’ per scoprire e delimitare in tempi utili infezioni batteriche e non solo”.

Aggiunge la Lorenzin: “Le informazioni scientifiche disponibili evidenziano che il virus si trasmette nella popolazione umana attraverso lo stretto contatto con sangue, secrezioni, tessuti, organi o fluidi corporei di animali infetti, sangue o altri liquidi o materiali biologici dei soggetti malati. La trasmissione del virus può avvenire anche manipolando oggetti contaminati con sangue o altri liquidi biologici e le probabilità di trasmissione del virus cambiano, quindi, nel corso della malattia con l’evolversi delle manifestazioni cliniche”.

 

GM