
Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini prende parte oggi al XV Congresso del Front National (Fn) che si svolge in questi giorni a Lione in Francia.
Prima del suo arrivo, Salvini ha incassato i complimenti di Jean-Marie Le Pen, presidente onorario del Fn, che in una dichiarazione ai giornalisti, ha detto che il leader del Carroccio è “l’artefice dell’evoluzione della Lega, che ad un certo punto si era rintanata nell’ipotesi un po’ utopistica della Padania”.
“Salvini ha capito che la Lega aveva un futuro soltanto come movimento nazionale- ha proseguito Le Pen- Quindi, dopo l’addio un po’ fragoroso di Bossi è stata questa la nuova direzione della Lega. Salvini ha avuto sempre buoni rapporti con il Front National e un po’ si ispira alla nostra lunga esperienza”.
“Il Front è il modello dei movimenti nazionali in Europa, il suo obiettivo è la costruzione di un’Europa delle nazioni dall’Atlantico al Pacifico, da Brest a Vladivostock”, ha poi concluso il padre Le Pen.
Dal canto suo, la leader del Front National, Marine Le Pen si è detta “estasiata” davanti all’energia di Salvini, affermando di ammirarlo per la “capacità di lavorare e di convincere”.
A margine del congresso, la Le Pen ha poi aggiunto che Salvini “è un uomo estremamente coraggioso, ha impresso una svolta nazionale che domani rimetterà la Lega Nord al centro della vita politica italiana. Lui primo ministro? Perché no?”.
Ma la Lega Nord è anche alleato del Front National in Europa e anche se non sono riusciti a creare un gruppo parlamentare restano al fianco nella lotta contro l’euro e l’immigrazione clandestina.
La svolta nazionale della Lega in un tempo così breve affascina la Le Pen che in merito alle accuse di razzismo, sottolinea che “fanno così con tutti quelli che sono contro l’immigrazione. Matteo sta facendo bene, si può essere assolutamente contro la politica di immigrazione senza essere razzisti. Quest’idea convenzionale costruita dai nostri avversari per impedire ogni discussione sulla politica di immigrazione massiccia ha fatto il suo tempo”.
“Le parole e le azioni – ha poi concluso la Le Pen – vengono capite sempre più velocemente dalla gente e questo è successo a Matteo Renzi, l’altro Matteo”.
C.D.