
Gli inquirenti chiedono collaborazione a tutta Ragusa nelle indagini sulla morte di Andrea, il bimbo di 8 anni,scomparso e poi ritrovato in un canalone, a Santa Croce Camerina, nel Ragusano.
Le forze dell’ordine raccomandano “di fornire eventuali dettagli utili per la prosecuzione delle indagini, mediante segnalazioni, anche anonime, ai numeri di emergenza 112e 113, o recandosi presso un qualunque ufficio di polizia”. Gli investigatori ritengono che il piccolo sia morto nel canale di raccolta dell’acqua dove è stato trovato.
LE PRIME IPOTESI
C’è anche l’ipotesi di un gioco tra ragazzi finito male tra quelle al vaglio degli investigatori per accertare la morte del bambino ritrovato morto nella cittadina del Ragusano dove abitava.
Il cadavere del bambino presenta una ferita alla testa, nella zona occipitale, ma per gli investigatori non è detto che sia la causa della morte e che la lesione sia avvenuta prima del decesso del piccolo. L’autopsia che sarà effettuata stamattina chiarirà questi primi dubbi.
La madre di Andrea che ha raccontato di averlo accompagnato ieri a pochi metri dal cancello della scuola di Santa Croce, dove il piccolo però non è stato visto da compagni e maestre, ha riferito agli investigatori che Andrea era solito frequentare ragazzini più grandi di lui. Gli investigatori – che ribadiscono di non escludere alcuna pista – stanno quindi valutando anche l’ipotesi di un gioco finito male: i ragazzi, spaventati da un eventuale incidente, potrebbero avere nascosto il corpo tra le canne del canalone in cui è stato ritrovato ieri pomeriggio. L’unico elemento che sembra avere certezza è che Andrea non è andato lì con i suoi piedi, e che qualcuno, vivo o morto, ce l’abbia portato.
AGGIORNAMENTO ore 12.40
Una piccola lesione, con un ematoma sul volto. Sono gli unici dati emersi per il momento dall’accertamento medico-legale sul corpo del bimbo di otto anni morto ieri nel Ragusano. Polizia e carabinieri sottolineano che “tutte le piste restano ancora aperte e che non c’è un’ipotesi privilegiata”. Fra l’altro,si cerca lo zainetto con il quale il bambino andava a scuola e che portava con sé quando è sceso dall’auto della madre.
AGGIORNAMENTO 22.53
– Le parole choc del padre smentite dagli inquirenti
La giornata riserva una prima una svolta in serata, contenuta nelle parole shock del padre del piccolo, che in questura a Ragusa avrebbe detto: “Perché prendersela con mio figlio? Questa volta lo ammazzo con le mie mani”. Una frase che gettava tutta la vicenda sotto un’altra luce, ma che poco più tardi è stata smentita da fonti della questura: “Il padre di Loris – dicono gli investigatori della squadra mobile – non ha mai parlato dell’omicidio di suo figlio né ha mai detto di sapere chi è stato e di volerlo uccidere. Neppure lui sa a che punto sono le indagini. E’ assolutamente falso e domani forse sarà tutto più chiaro. Per il momento c’è il segreto istruttorio”.
Gli esiti ufficiali dell’autopsia non sono stati resi noti, l’esame non è concluso e proseguirà domani. Di certo, finora non ha risolto il giallo della morte. E’ stata anche sequestrata l’auto del cacciatore, Orazio Fidone, che ha ritrovato il corpo del bambino, ma tutta la zona dove è avvenuto il ritrovamento è sotto sequestro per accertamenti. Lui, in questura, ha assicurato di aver messo l’auto a disposizione ed essere lì solo per integrare la sua dichiarazione.
Gli inquirenti hanno acquisito le immagini registrate dalle telecamere di ben 30 esercizi commerciali di Santa Croce Camerina. Le prime immagini che gli inquirenti hanno visionato sono quelle del sistema di sorveglianza di un panificio. Le prime rilevazioni, quindi, confermano la versione fornita dalla madre, ovvero dopo aver lasciato il piccolo Andrea a scuola, ha accompagnato all’asilo l’altro figlio di 4 anni
MD