
L’economia italiana è in recessione. Lo comunica definitivamente l’Istat, confermando la stima sul Pil del terzo trimestre 2014 a -0,1% rispetto al precedente trimestre. Su base annua, però, il dato è peggiorato: nel terzo trimestre il Pil è sceso dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2013 e non dello 0,4% come nella precedente stima del 14 novembre scorso. L’Istat spiega che se nel quarto trimestre il Pil registrerà una variazione nulla, come si prevede, l’economia italiana quest’anno arretrerà dello 0,4% (Pil acquisito per il 2014) e non più dello 0,3% come stimato in precedenza. Una contrazione maggiore che peraltro era stata già annunciata dalla Commissione europea nelle sue previsioni economiche di autunno. Non solo, se si conferma il quadro economico attuale, con la domanda interna in calo e un modesto incremento di quella estera, la crescita acquisita per il 2015 è pari a -0,1%, sottolinea l’Istat. Pertanto è concreto il rischio di una nuova recessione anche l’anno prossimo.
Nel frattempo, i consumi sono fermi mentre gli investimenti calano. Nel terzo trimestre 2014, i consumi finali hanno avuto una crescita pari a zero rispetto al secondo trimestre, nello specifico: +0,1% la spesa delle famiglie residenti, -0,3% la spesa della Pubblica Amministrazione. Gli investimenti fissi lordi, invece, sono scesi dell’1% nel terzo trimestre. Sul fronte dell’import/export, nel terzo trimestre 2014 le importazioni sono diminuite dello 0,3% e le esportazioni sono aumentate dello 0,2%.
Sempre nel terzo trimestre 2014, la domanda nazionale al netto delle scorte ha sottratto 0,2 punti percentuali alla crescita del Pil: +0,1 punti i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private (ISP), -0,1 la spesa della Pubblica Amministrazione (PA) e -0,2 gli investimenti fissi lordi, comunica l’Istat. Anche la variazione delle scorte ha contribuito negativamente alla variazione del Pil (-0,1%), mentre il contributo della domanda estera netta è stato positivo per 0,1 punti percentuali.
Tutti i principali comparti dell’economia italiana hanno registrato un crescita negativa nel terzo trimestre 2014. Su base congiunturale, l’agricoltura segna un -0,1%, l’industria in senso stretto -0,6%, il settore delle costruzioni -1,1%, con la perdita più importante, mentre i servizi sono invariati. Ancora più negativi i dati su base annua: con le costruzioni a -3,5%, l’industria in senso stretto a -1,1%, l’agricoltura a -1,3% e i servizi, questa volta negativi, a -0,1%.
Per maggiori informazioni si può consultare il sito web dell’Istat.
V.B.